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Google monetizza ricerche, Apple scommette sui robot domestici: ecco come l’IA sta rivoluzionando le Big Tech

L’intelligenza artificiale sta trasformando radicalmente le Big Tech come Google, Apple, Meta e Amazon, spingendole a rivedere i propri piani aziendali: ecco cosa bolle in pentola

Google monetizza ricerche, Apple scommette sui robot domestici: ecco come l’IA sta rivoluzionando le Big Tech

L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando il mondo delle Big Tech, spingendo giganti come Google, Apple, Meta e Amazon a rivedere radicalmente i propri piani di business. Non si tratta solo di sviluppare algoritmi, ma di riscrivere le regole del gioco, riplasmare mercati e a tracciare strategie aziendali all’avanguardia. Mentre Google si prepara a monetizzare le ricerche intelligenti, Apple sta esplorando l’idea di dotare Siri di una forma tangibile con robot domestici, Amazon offre servizi di intelligenza artificiale generativa con Aws, mentre Meta integra l’IA in WhatsApp e Ray-Ban Smart Glasses. Ecco come l’intelligenza artificiale sta plasmando il futuro dei giganti tecnologici e come questi rispondono con nuove strategie e prodotti.

Google e le ricerche intelligenti: il passaggio al pagamento

L’epoca dell’IA gratuita potrebbe presto essere alle spalle. Attualmente, gli algoritmi come ChatGpt hanno bisogno di dati e interazioni per migliorare, e spesso sono offerti gratuitamente per attrarre un ampio numero di utenti. Tuttavia, considerando i costi sostenuti per mantenere queste tecnologie, è probabile che questa fase evolutiva porti a un cambiamento.

Secondo il Financial Times, Alphabet – la società madre di Google – starebbe valutando seriamente di rendere a pagamento i servizi premium basati sull’IA all’interno del suo motore di ricerca. Questo potrebbe significare un cambiamento significativo per Google, che finora ha offerto una vasta gamma di servizi gratuiti, dalla posta elettronica alla localizzazione, passando per calendari, streaming tv e cloud. La replica dell’azienda: “Non abbiamo nulla da annunciare al momento”.

Apple scommette sui “robot maggiordomo”

Dopo aver messo da parte progetti su auto e smartwatch, Apple guarda al futuro con i robot domestici personali. Stando a quanto riportato da Bloomberg, questi “maggiordomi 2.0” sarebbero collegati in modo continuativo ai dispositivi Apple (iPhone, Mac e iPad) per aiutare gli utenti nelle loro attività quotidiane, dalle faccende domestiche alla ricerca online, dall’aiuto con i compiti dei bambini alla composizione di brani musicali.

Questa nuova direzione rappresenta un’importante evoluzione nel panorama dell’intelligenza artificiale per Apple. Mentre Siri, l’assistente vocale di Apple, ha finora avuto un ruolo limitato nel mondo degli assistenti potenziati dall’IA, come Copilot di Microsoft, l’azienda sembra ora decisa a colmare questo divario. L’ultima mossa di Apple prevede l’esame attento dell’integrazione del motore di intelligenza artificiale Gemini di Google nell’iPhone. Questo suggerisce che Apple potrebbe puntare a sviluppare assistenti “Phygital”, combinando l’IA avanzata con un corpo fisico che potrebbe assistere nelle varie attività domestiche e molto altro.

Anche se il progetto è ancora in fase di studio e non è certo se vedrà mai la luce, Apple non sarà l’unica grande azienda a esplorare questo territorio. Amazon, ad esempio, ha già lanciato Astro nel 2021, un robot domestico che, dato il prezzo elevato (1.600 dollari), rappresenta ancora un prodotto di nicchia nel mercato. Anche Samsung e LG hanno recentemente mostrato al pubblico dispositivi domestici in grado di muoversi autonomamente per la casa e rispondere alle richieste degli utenti.

Amazon vuole conquistare le startup con crediti gratuiti

Ma non sono solo Google e Apple a muoversi in questa direzione. Il colosso fondato da Jeff Bezos, con Aws, sta puntando sull’Amazon Bedrock per offrire servizi di intelligenza artificiale generativa e lo sviluppo di applicazioni. Recentemente ha annunciato la disponibilità pubblica di Mistral Large, un modello multilingue con una capacità contestuale di 32.000 token per i clienti interessati a creare le proprie applicazioni di intelligenza artificiale. La società ha anche lanciato iniziative per supportare le startup nel settore dell’IA, offrendo crediti gratuiti di Amazon Web Service per l’utilizzo di modelli di IA e chip interni. Infine, l’e-commerce continua ad investire su Anthropic, un’azienda italoamericana specializzata in intelligenza artificiale, anche se ancora non è chiaro in quali settori specifici verrà impiegata.

WhatsApp si prepara all’IA Meta; novità per i Ray-Ban Smart Glasses

Meta, l’azienda dietro Facebook, Instagram e WhatsApp, sta testando diverse esperienze basate sull’IA generativa all’interno dei suoi social network. Ciò potrebbe includere funzioni come risposte suggerite nei messaggi diretti su Instagram, pensate per facilitare l’interazione tra creator e fan. Anche WhatsApp si prepara a un grande aggiornamento che integrerà l’intelligenza artificiale di Meta all’interno dell’app. Gli utenti potranno formulare domande direttamente dalla barra di ricerca, accelerando il processo e ricevendo suggerimenti utili per interagire con Meta AI. Inoltre, secondo quanto riportato dal New York Times, la casa madre di Fb si prepara a lanciare un aggiornamento per i suoi Ray-Ban Smart Glasses, che integrerà l’IA per rispondere a domande basate sull’ambiente circostante mentre li si indossa. Diversi influencer hanno già pubblicato anteprime delle nuove funzionalità, con la Meta AI in grado di identificare specie di animali allo zoo e di fornire descrizioni dettagliate di particolari piante. Un’altra funzione interessante sarà la traduzione automatica di testi semplicemente guardandoli attraverso gli occhiali intelligenti.

È il momento di guardare avanti e chiedersi: quale sarà il prossimo passo in questa incredibile odissea tecnologica?

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