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Golf: McIlroy ci riprova in Texas, ultima chance prima di Augusta

Mentre il Tour Europeo riposa, negli Usa si gioca il Valero Texas Open, ultimo appuntamento del tour americano prima degli Augusta Masters – Per alcuni giocatori l’occasione di guadagnare i punti necessari per accedere al torneo di Augusta, per altri, come Rory McIlroy, l’occasione di riprendersi dopo un avvio di stagione complicato.

Golf: McIlroy ci riprova in Texas, ultima chance prima di Augusta

Rory McIlroy ci riprova anche questa settimana e scende in campo al Valero Texas Open a San Antonio, in Texas, per riconquistare la leadership mondiale e togliersi di dosso un po’ di ruggine prima del Masters. Il torneo che comincia oggi è l’ultima chance anche per i giocatori che devono accumulare punti per essere inviati al primo Major di stagione, il prestigiosissimo Masters di Augusta, in calendario dall’11 al 14 aprile.

Rory, numero due al mondo dietro a Tiger Woods, non ne ha bisogno, ma golfisti del calibro di Marcel Siem stanno ancora lottando per conquistare il loro tee time ad Augusta. Il tedesco ha vinto la settimana scorsa il Trofeo Hassan II, in Marocco, ma ciò non è bastato. Il posto al Masters gli è stato soffiato sul filo di lana dallo svedese Henrik Stenson, giunto secondo allo Shell Houston Open e così risalito al numero 42 del Ranking mondiale. La gara della settimana scorsa è stata vinta da un altro outsider, per un posto in prima fila ad Augusta: è lo statunitense D.A. Points, il quale, ripescando un vecchio e glorioso putt, l’Anser 2 della Ping, ha ritrovato se stesso, il suo gioco e un posto al sole.

Insomma la lotta per la sopravvivenza ai massimi livelli è ancora accesa e il Valero Texas Open è tutt’altro che una gara di serie B. In palio ci sono 500 punti per la FedExCup e 6,2 milioni di dollari di montepremi. Il precorso disegnato da Greg Norman è insidioso e il vento sarà un protagonista scomodo della quattro giorni che si apre oggi.

La collocazione subito prima del Masters rende questo torneo uno spartiacque. Da un lato ci sono giocatori come Tiger Woods, Luke Donald, Bubba Watson, Justin Rose, Phil Mickelson, tutti di primissimo piano, che preferiscono riposare e arrivare al Masters concentratissimi, senza null’altro concedere al tour. Dall’altro ci sono campioni come McIlory che ancora non sono riusciti a combinare nulla di buono in questa stagione e che sentono il bisogno di rimettere se stessi alla prova.

McIlory in questo momento è secondo nel Ranking, ma 122esimo nella Fedex, la classifica del tour americano dove ormai milita stabilmente. Tiger è primo in entrambe le classifiche. Il nordirlandese ha ovviamente bisogno di ritrovare il suo gioco e così, forse anche spinto dagli sponsor (non dimentichiamo che la Nike ha investito su di lui 200 milioni di dollari pochi mesi fa) ha inserito il Valero Open nel suo personalissimo calendario gare. “E’ una decisione dell’ultimo minuto – ammette – ma sentivo il bisogno di misurarmi con un golf più competitivo prima del Masters”. Ha sicuramente ragione, perché non si può dare la colpa del suo gioco così-così all’attrezzatura, visto che nelle statistiche McIlory risulta sempre uno dei giocatori più lunghi e più precisi del tour.

Nelle prime due giornate dovrà vedersela con Matt Kuchar e Jordan Spieth. Kuchar ha cominciato la stagione alla grande ed è uno dei favoriti per il Masters. Si tratta quindi di un bel banco di prova per entrambi: due giorni di pressione e confronto, tanto per cominciare. Prestigioso complessivamente il filed: in campo scendono altri due top 15 del Ranking mondiale: I’inglese lan Poulter (12) e il sudafricano Charl Schwartzel (15); mentre nei primi 50 al mondo figurano Peter Hanson (22 °), Jim Furyk (26 °), Gonzalo Fernandez-Castano (28 °), Jamie Donaldson (33 °) e Freddie Jacobson (47 °).

In Texas non c’è Matteo Manassero, che da una decina di giorni è già in Georgia per allenarsi. E’ cosa buona e giusta: l’occasione del Masters è di quelle da non perdere per questo ragazzo d’oro che compirà vent’anni fra poche settimane.

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