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Golf, Chimenti: la politica non fermerà la Ryder Cup

Dura presa di posizione della Federgolf: “Non possiamo perdere una manifestazione internazionale come la Rider. Abbiamo chiesto una garanzia dello Stato ma non abbiamo bisogno di soldi pubblici” – Gli effetti sull’economia e sull’occupazione.

Golf, Chimenti: la politica non fermerà la Ryder Cup

La politica non fermerà il golf, Franco Chimenti non ci sta. La polemica sorta intorno alle garanzie governative per la Ryder Cup lasciano l’amaro in bocca, ma i soldi per dare vita a una delle più importanti manifestazioni sportive del mondo a Roma, nel 2022, ci saranno. Il termine per presentare la fideiussione statale scadrà il 26 Febbraio: “Chiederemo sicuramente una proroga che non può non esserci concessa”, afferma Chimenti. In Italia il golf è visto ancora come un gioco di élite e la Ryder, apice di tutte le competizioni di questo sport, non è stata ancora compresa appieno, almeno a giudicare dalle polemiche di questi giorni. Ma la Federazione Italiana Golf si è presa un impegno e andrà avanti. “Non posso accettare questo attacco frontale, inammissibile e ingiusto – dice il presidente – porteremo avanti il Progetto Ryder Cup 2022, un evento irrinunciabile non solo per il golf, ma anche per tutto lo sport italiano”. In palio c’è l’immagine del paese, vista l’enorme popolarità del golf nel mondo.

“Non rinuncio – ribadisce – a quello che ci siamo guadagnati superando candidature forti come quelle di Austria, Germania e soprattutto Spagna. Abbiamo chiesto la fideiussione del Governo, perché voluta dal Board della Ryder Cup Europe come fondo di garanzia, ma la Federazione non ha bisogno di quei soldi, essendo in grado di sopperire tranquillamente e andare avanti con le proprie forze. Abbiamo sempre lavorato con onestà e trasparenza e posso garantire che non ci saranno sperperi nell’organizzazione. Stiamo per firmare un accordo con l’advisor Infront per 41 milioni di euro e il resto arriverà per altre vie”. Chimenti è un guerriero, ha vinto la resistenza dei club contro l’apertura a tutti e ora non accetta di essere ricacciato nel ghetto dell’esclusività: “Mi spiace leggere che il nostro sport è considerato ancora d’élite. In realtà è accessibile a tutti, anche grazie al tesseramento libero”.

In una conferenza stampa, con Gian Paolo Montali, Direttore Generale del Progetto Ryder Cup 2022, si ricorda il valore positivo, anche dal punto di vista economico, della manifestazione. “Il progetto – sostiene Montali – ha una duplice valenza: economica e sportiva e assicura un forte impatto sociale con la creazione di migliaia di posti di lavoro e la difesa di tutte le figure professionali che operano nelle 413 strutture golfistiche italiane. Tutti gli eventi e i format legati alla Ryder Cup 2022 offriranno opportunità di impiego per i giovani. L’effetto Ryder Cup ha già prodotto una crescita del turismo golfistico nel Paese con un aumento di circa il 20% dei green fee da giocatori stranieri”. 

Uno studio di KPMG Advisory stima gli impatti diretti e indiretti derivanti dall’organizzazione della Ryder Cup 2022 e degli eventi connessi nel periodo 2016-2027. La cifra che ne deriva ammonta 513,4 milioni di euro, 277,4 milioni dei quali legati agli investimenti necessari per l’adeguamento delle infrastrutture, ai consumi dei soggetti coinvolti e alle spese di gestione dell’evento Ryder Cup e di tutte le manifestazioni collegate; 236 milioni circa sarebbero invece gli impatti indiretti, comprese le entrate fiscali sui premi dei tornei. “Sotto l’aspetto agonistico – aggiunge il direttore – ci saranno grandi tornei internazionali nei prossimi dodici anni che coinvolgeranno tutto il territorio nazionale con 37 eventi principali: 12 Open d’Italia, 12 Open Senior Tour e 13 tornei del Challenge Tour e circa 60 gare del circuito internazionale Alps Tour per un totale di circa 97 manifestazioni sportive internazionali”. E poi basta con golf e soldi. Il binomio giusto è sport e educazione civica. “Il nostro – conclude Montali – è uno sport altamente educativo, che abitua al rispetto delle regole. Vogliamo coinvolgere i giovani portando il golf anche nelle scuole e nell’Università”.

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