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Golf, arriva sua maestà il Masters

I migliori golfisti del mondo ci sono tutti e non vorrebbero mancare il torneo che comincia domani per nessun motivo al mondo – Persino Tiger Woods alla fine ha rotto gli indugi e ha detto sì all’Augusta National.

Golf, arriva sua maestà il Masters

Ogni major ha un suo fascino, ma quando arriva il Masters sembra che nulla regga il confronto. Sarà perché è il primo, sarà che l’Augusta National è inaccessibile ai comuni mortali, sarà che il luogo è bellissimo, ma quest’appuntamento stagionale ha il sapore della regalità.

I migliori golfisti del mondo ci sono tutti e non vorrebbero mancare il torneo che comincia domani per nessun motivo al mondo. Persino Tiger Woods alla fine ha rotto gli indugi e ha detto sì. In fondo ha già vinto questa gara 4 volte, è il torneo che ama di più e se c’è un posto dove può guarire dai suoi problemi psicologici o dallo Yips, ammesso e non concesso che ne soffra, è proprio qui.

Per la prima volta da 11 ani a questa parte Tiger giocherà oggi persino il Masters Par 3 Contest, la garetta su nove buche che, per tradizione, si disputa il giorno prima dell’inizio del major, insieme a parenti, amici e conoscenti. Col campionissimo i figli Sam, di 7 anni e Charlie, di 6 anni, avuti dalla moglie svedese Elin Nordegren.

Con questo gesto Woods cerca di spolverare un po’ la sua immagine, appannata dagli scandali, dai problemi fisici, dal cattivo gioco degli ultimi mesi. Nel 2008 Tiger spiegava di non fare più questo giro pre gara, per non perdere concentrazione, ora qualcosa è cambiato o forse gli sponsor gli hanno imposto una ribalta aggiuntiva per tutelarsi nel caso non passasse il taglio.

Da quando è arrivato in Georgia, lunedì, Woods ha già fatto 20 buche di pratica, seguito da un pubblico numerosissimo, eccitato all’idea che una leggenda vivente fosse di nuovo in competizione. Oggi avremo un assaggio planetario dello stato di salute del suo gioco. La garetta viene trasmessa infatti anche in Italia da Sky Sport.

La vera sfida però comincia domani e Tiger parte piuttosto tardi, 13,48 ora locale, 19,48 nel nostro paese. Per quanto riguarda il golf tricolore purtroppo quest’anno dobbiamo registrare l’assenza d’italiani. L’ottimo Francesco Molinari non ce l’ha fatta e per la prima volta da sei anni non si batterà sui lussureggianti fairway di Augusta.

I giocatori che hanno passato la dura selezione del Masters sono in tutto 98 e coronati: fra loro si contano 75 vincitori sul Pga Tour; 32 vincitori di major; 21 vincitori di WGC, per un totale di 529 gare vinte. Ventiquattro sono i paesi rappresentati: fra i favoriti il numero uno del mondo, il nord irlandese Rory McIlory, ancora non completamente a fuoco in questa stagione, ma a caccia dell’unico major che manca al suo palmares. 

Sono caldi il 21enne texano Jordan Spieth. numero due nella FedexCup e il numero uno del “campionato Usa” Jimmy Walker, come del resto il vincitore della settimana scorsa, il potentissimo J.B. Holmes. Fra i bombardieri in pole position c’è il campione in carica Bubba Watson, che nel 2014 ha fatto il bis e indossato per la seconda volta la giacca verde. Pare che il percorso di Augusta sia particolarmente congeniale a un mancino come Bubba, ma anche a Lefty, Phil Mickelson, che torna al Masters in buona forma.

Da segnalare infine Dustin Johnson, molto lucido dopo la lunga sospensione del gioco e lo svedese Henrik Stenson. Oggi il golf non è più un “one man sport”, ma una sfida aperta a tanti contendenti, sempre che il gattone non torni tigre e ritrovi i suoi artigli. 

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