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Golf: 67 milioni di dollari per la Fedex. Ancora il numero uno McIlory

Parte oggi il gran ballo della FedexCup, un finale da 67 milioni di dollari per i 120 giocatori qualificati per i 4 tornei dei Playoffs – Numero uno in classifica è Rory McIlory, il nord-irlandese di 25 anni che in questa stagione ha vinto, fra l’altro, due major, l’Open Championship e il Pga Championship

Golf: 67 milioni di dollari per la Fedex. Ancora il numero uno McIlory

Parte oggi il gran ballo della FedexCup, un finale da 67 milioni di dollari per i 120 giocatori qualificati per i 4 tornei dei Playoffs. Numero uno in classifica è Rory McIlory, il nord-irlandese di 25 anni che in questa stagione ha vinto, fra l’altro, due major, l’Open Championship e il Pga Championship. Rory cercherà di eguagliare l’impresa di Henrik Stenson, lo svedese che, lo scorso anno, riuscì a conquistare il titolo Fedex e dopo poche settimane quello della Race to Dubai, con la serie finale di tornei che chiudono il circuito europeo. In quest’occasione Rory tenterà anche di emulare Tiger Woods, l’unico campione che sia riuscito a vincere la Fedex partendo in testa. Un evento che risale al 2009: l’anno scorso infatti anche Tiger partì leader, ma dopo quattro gare finì secondo dietro a Stenson.

Teatro di questo primo torneo di playoff (il Barclays), è il Ridgewood Country Club di Paramous, in New Jersey, un complesso di 27 buche progettate nel 1929 da AW Tillinghast.

Difensore del titolo è Adam Scott, che arriva a Paramous da numero due del mondo, messo in ombra, negli ultimi mesi, dalle straordinarie prestazioni di McIlroy.

Manca all’appello invece Tiger, che nella stagione 2014 ha giocato pochissimo, a causa di un’ernia del disco che cominciò a fargli male proprio al Barclays, lo scorso anno, facendolo addirittura cedere in ginocchio a metà di una buca. Un infortunio che lo ha costretto a un intervento chirurgico a fine marzo e a una lunga convalescenza, dalla quale non sembra essersi ancora ripreso. Le sue ultime apparizioni sono state molto insoddisfacenti e la tigre non è stata in grado di conquistare nemmeno i punti necessari per i Playoffs. Ciò non toglie che resti ottimista per quanto riguarda il futuro, come ha detto pochi giorni fa in un incontro pubblico a New York per la Nike, insieme a Rory McIlroy con il quale condivide lo sponsor.

Dopo quell’appuntamento però le strade dei due campioni si sono divise, Tiger è tornato a casa mentre Rory, numero uno del mondo, si è trasferito a pochi chilometri di distanza per questa splendida maratona di 4 gare, così articolata: da oggi a domenica si disputa il Barclay fra i primi 120 giocatori in classifica Fedex; 100 di questi 120 si qualificheranno per il Deutsche Bank Championship che si giocherà dal 29/8 al 1/9; questa nuova selezione ridurrà il field successivo a 70 giocatori per il BMW Championship (4-7 settembre); infine sopravviveranno solo i 30 migliori per il Tour Championship by Coca Cola (11-14 settembre). Nelle prime tre gare i giocatori si porteranno dietro il punteggio accumulato durante l’anno, cui andranno sommati i punti (maggiori) che verranno assegnati nei Playoffs. Nell’ultima sfida invece si azzererà tutto e i punti saranno nuovamente distribuiti in modo che tutti e 30 i partecipanti abbiano chance di vittoria. In palio c’è una montagna di denaro: 35 milioni per la FedEx Cup e 32 milioni per i quattro tornei, con un montepremi di otto milioni di dollari ciascuno. Anche questo fa, ovviamente, del Pga il circuito più ambito, al quale sognano di accedere, prima o poi, tutti i migliori giocatori europei. Matteo Mancassero voleva riuscirci nel 2015, purtroppo però non ce l’ha fatta, mancando il taglio anche la settimana scorsa al Wyndham. Nello stesso torneo, vinto da Camilo Villegas, Francesco Molinari ha conquistato invece un altro buon piazzamento (24esimo) e se volesse entrare sul Pga probabilmente potrebbe farlo.

Sul fronte europeo intanto questa settimana si gioca il Czech Masters, sul tracciato dell’Albatross Golf Resort a Vysoký Újezd, vicino a Praga. Andrea Pavan è l’unico italiano in campo; riposano i fratelli Molinari e Manassero, in attesa di fare del loro meglio al 71esimo Open d’Italia, che comincia la settimana prossima a Torino.

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