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Gli scontri in Ucraina agitano le Borse: a metà giornata peggio di Piazza Affari fa solo Madrid

Il conflitto in atto a Kiev agita le Borse europee e i mercati valutari: il rublo russo è precipitato a 37,71 rubli per un dollaro, ai massimi da inizio 2009 – Si indeboliscono anche altre valute dell’Est Europa – La guerra del “tubo” negli Usa penalizza Tenaris: -6% a metà giornata – Invariata Generali dopo che Moody’s ha confermato rating – Soffre il lusso

Gli scontri in Ucraina agitano le Borse: a metà giornata peggio di Piazza Affari fa solo Madrid

GLI SCONTRI DI KIEV PESANO SUI LISTINI. SALE IL GREGGIO. TENARIS -5,8% VITTIMA IN USA DELLA GUERRA DEL TUBO

Solo Madrid -0,68% fa peggio di Piazza Affari, dove l’indice Ftse Mib perde lo 0,57% a quota 20367. Analogo il trend di Parigi -0,26%, Francoforte -0,37% e Londra -0,26% in una mattinata dominata dalle preoccupazioni internazionali che pesa sul prezzo del petrolio (il tipo Wti è a 102,6 dollari il barile +0,2%), massimo degli ultimi 4 mesi.

In forte discesa è la Borsa dell’Ucraina -4% mentre arriva l’eco degli scontri tra polizia e dimostranti anti governativi. Il conflitto in atto a Kiev agita i mercati valutari: il rublo russo è precipitato a 37,71 rubli per un dollaro, ai massimi da inizio 2009. Si indeboliscono anche le altre valute dell’Est Europa, in particolare il fiorino ungherese  e lo zloty polacco.

Salgono leggermente i tassi in Europa, il rendimento del BTP è 3,57%, +2 punti base. Il Bund rende l’1,67% (+1 punto base). Lo spread oscilla sui 190 bp.

Crolla Tenaris -5,83% dopo che il Dipartimento americano del Commercio ha comunicato stanotte che imporrà misure restrittive anti-dumping sulle importazioni di tubi da otto Paesi (India, Filippine, Arabia Saudita, Taiwan, Tailandia, Turchia, Ucraina, Vietnam), ma nell’elenco non è compresa la Corea del Sud che copre circa un quarto del mercato Usa. Uno smacco per la società che controlla Maverick, uno dei maggiori produttori americani.

Mediobanca -0,69% prima dei conti comunicati in tarda mattinata: utile più che raddoppiato nel semestre al 30 dicembre a 305 milioni di euro da 124 milioni un anno prima, a fronte di un consensus degli analisti di 185 milioni.

La banca, in linea con il piano annunciato nello scorso giugno, ha ceduto partecipazioni per 512 milioni di euro, con utili di realizzo per 152 milioni. Il contributo del portafoglio azionario è complessivamente positivo per 245,4 milioni grazie  alle plusvalenze per cessioni ma anche dal crescente apporto di Generali (130,8 milioni contro 75,6 milioni). Ancora in rafforzamento i coefficienti patrimoniali, con il Core Tier 1 Basilea 2,5% all’11,9% dall’11,7% al giugno 2013.

Moody’s ha confermato il rating di lungo termine Baa2 e ha alzato l’outlook a stabile da negativo di 7 istituzioni finanziarie italiane: Unicredit, Intesa Sanpaolo, Banca IMI, Banca CR Firenze, Cassa Depositi e Prestiti e Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza (Cariparma). Unicredit arretra dell’1,83%, Monte Paschi -1,06%, Banco Popolare -2,39%.

Intesa +0,27%, segna nuovi massimi dal 2011. Stamattina gli analisti di UBS hanno deciso di confermare il Buy e di alzare il target price a 2,45 euro da 2,10 euro. 

Generali -0,06% quasi invariata dopo che l’agenzia di rating Moody’s ha confermato il rating IFS del Leone a Baa1 e ha rivisto al rialzo l’outlook da negativo a stabile. Moody’s ha inoltre confermato il rating Baa2 per le emissioni obbligazionarie senior della compagnia. Secondo Deutsche Bank, se il Leone non riuscirà a cedere Bsi, potrebbe procedere alla vendita di una quota di Banca Generali.

Oggi si riunisce il cda per decidere l’azione di responsabilità nei confronti dell’ex ad, Giovanni Perissinotto, e dell’ex dg, Raffaele Agrusti. La questione è stata discussa  dal comitato controllo e rischi, presieduto da Alberta Figari, e da quello per la remunerazione guidato dall’ad Paolo Scaroni riuniti a Milano assieme al collegio sindacale.

UnipolSai avanza dello 0,17%. Tra gli industriali Fiat scende dello 0,07%, StM -1,29%. Ansaldo Sts segna +1% sull’onda di indiscrezioni su trattative tra General Electric e la controllante Finmeccanica -2%. Vivaci le utility: Acea +1,2%. Suez Environnement ha acquistato un altro 3,95% di Acea, portando la sua quota al 12,5% e consolidando la sua posizione nel settore dell’acqua in Italia.

Iren +3,3%, A2A +0,6% nel giorno del cda sui conti. Tod’s -0,88%. Stamattina gli analisti di Exane Bnp Paribas hanno avviato la copertura sul titolo con un giudizio Neutral e un target price di 106 euro. Barclays ha invece confermato la raccomandazione Underweight, tagliando il target price da 98 a 90 euro.

La società di Della Valle ha perso quasi il 20% da inizio 2014 ed è la peggior blue chip di Piazza Affari. Ferragamo -0,72%. Stamattina gli analisti di Exane Bnp Paribas hanno avviato la copertura con un giudizio Neutral e un prezzo obiettivo di 24,6 euro. Cucinelli -2,3%.

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