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Giro d’Italia: Nibali a caccia di un clamoroso tris

Lo Squalo è nel poker dei favoriti della vigilia: dovrà vedersela con Dumoulin, Roglic e Simon Yates – La cronoscalata di San Luca a Bologna assegnerà la prima maglia rosa – Esordio al Giro per l’Ineos (ex Sky) ma senza Froome, Thomas e Bernal

Giro d’Italia: Nibali a caccia di un clamoroso tris

Vincenzo Nibali punta al tris. Tom Dumoulin cerca il bis. Simon Yates vuole riprendersi quella maglia rosa drammaticamente svanita sullo sterrato del Colle delle Finestre. Primoz Roglic medita il colpo che lo certifichi definitivamente tra i big del pedale. Il Giro d’Italia che questo sabato parte da Bologna con la stuzzicante e suggestiva cronoscalata di San Luca ha quest’anno un poker di favoriti ben definiti. Sta a corridori come Miguel Angel Lopez e Mikel Landa, molto talentuosi ma fin qui poco vittoriosi, il difficile compito di far saltare il banco dei super gettonati dai bookmakers.

Doveva esserci in cima ai favori anche Egan Bernal, il giovane scalatore colombiano su cui la Ineos (l’ex Sky) puntava per rivincere il Giro dopo il trionfo di Chris Froome l’anno scorso, ma una caduta in allenamento con conseguente frattura della clavicola ha privato la corsa rosa di un sicuro protagonista, un’assenza che per l’alta classifica pesa ancora di più di quella di Alejandro Valverde. Froome e Thomas, come si sapeva da inizio stagione, sono concentrati sul Tour. Anche Nairo Quintana, maglia rosa nel 2014, ha scelto il Tour per cercare un riscatto dopo stagioni deludenti. Fabio Aru è in convalescenza dopo una complicata operazione.

È un Giro che scatta mettendo subito alla prova i big: in cima a San Luca sarà lotta all’ultimo colpo di pedale per la prima maglia rosa, sulla carta una partita a due tra Roglic e Dumoulin, con lo sloveno recente vincitore del Tour de Romandie, favorito sull’olandese, maglia rosa del Giro 2017. Ma qualunque sarà il risultato la brevità della tappa – 8 km con gli ultimi due in forte ascesa – non provocherà distacchi sensibili. Dopo lo show bolognese il Giro – che si concluderà con la crono di Verona dopo 3.578 km – non presenta nella prima settimana di corsa un tracciato che, salvo sorprese, non dovrebbe scuotere la classifica.

Per una rimescolata delle forze in campo bisognerà attendere la nona tappa, quando si correrà la crono di 35 km da Riccione a San Marino. Poi, dopo alcune tappe ancora per velocisti come Viviani, Gaviria, Démare ed Ewan, arriveranno le grandi montagne con il Gavia – nella 16esima tappa da Lovere a Ponte di Legno – che con i suoi 2.618 metri è la Cima dedicata a Coppi, il Campionissimo di cui il Giro con la Cuneo-Pinerolo celebra il centenario della sua nascita.

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