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Giro di Lombardia: Nibali cerca il tris sfidando Roglic e Bernal

Assenti Pinot e Alaphilippe, occhi puntati anche su Valverde, Gilbert e Fuglsang – Irraggiungibile recordman della classica-monumento d’autunno resta Fausto Coppi con cinque successi.

Giro di Lombardia: Nibali cerca il tris sfidando Roglic e Bernal

Gran finale da sempre per la stagione ciclistica, con Fausto Coppi da decenni irraggiungibile recordman con cinque vittorie, il Giro di Lombardia promette oggi emozioni e spettacolari scenografie in una giornata che di autunno ha solo il calendario: la classica-monumento delle foglie morte godrà di un bel sole che renderà un po’ meno rischiose le ardite discese previste dal tracciato, in particolare quelle su Nesso, dopo l’impennata del muro di Sormano, e del Civiglio a pochi chilometri dal traguardo di Como. Dedicato a Felice Gimondi, il Lombardia che parte stamane da Bergamo si presenta più aperto che mai per la presenza di tanti big tutti in grado di fare l’impresa. Per i bookmakers il primo dei favoriti è Primoz Roglic, che in questo scorcio di stagione dopo il trionfo nella Vuelta ha colto il successo al Giro dell’Emilia e nella Tre Valli Varesine.

Quotato 4,50 lo sloveno precede di tre lunghezze Alejandro Valverde, l’ex campione mondiale che dopo tanti piazzamenti cerca una vittoria che riscatti una annata tutto sommato deludente per un vincente come lui. Subito dopo questa coppia a 9 sono dati Jacob Fuglsang e Michael Woods, da sempre protagonisti nel corso della stagione ma poche volte vincitori. Seguono – quotati 12 – Vincenzo Nibali ed Egan Bernal. Nibali è con Philippe Gilbert – dato a 25 – l’unico concorrente nella startlist che ha già vinto due volte il Lombardia. Lo Squalo arriva alla classica-monumento che più ama con uno stato di forma non al massimo ma le rampe del Civiglio e del San Fermo, sempre decisive nel finale, lo esaltano e da lui si attende sempre l’impresa, sfiorata anche l’anno scorso finendo alle spalle di Thibaut Pinot, con Julien Alaphilippe il grande assente nella prova di oggi.

Tutta da seguire è anche la corsa che farà Bernal, il giovane colombiano, re del Tour a luglio, splendido vincitore giovedì del Gran Piemonte con l’arrivo solitario in alto al Santuario d’Oropa: un traguardo per scalatori doc, che sa della leggenda di Pantani che nel 1999 riuscì a trionfare dopo un salto di catena che l’aveva appiedato, rimontando 49 corridori, con Laurent Jalabert, che era in testa a guardare sbigottito e ammirato il Pirata. Bernal aveva allora solo due anni ma guarda il caso era nato il 13 gennaio, lo stesso giorno di Pantani.

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