Condividi

Giovani e lavoro, l’iniziativa di JP Morgan e Fondazione Et Labora

Il progetto We Build Job, realizzato dalla fondazione bergamasca con il sostegno di JPMorgan Chase Foundation, ha inserito oltre 400 giovani nel mondo del lavoro, coinvolgendo 690 aziende.

Oltre quattrocento giovani inseriti nel mondo del lavoro attraverso un percorso di orientamento e riqualificazione, seicentonovanta aziende coinvolte, di cui 217 hanno accolto almeno un apprendista: sono i risultati del progetto We Build Jobrealizzato dalla bergamasca Fondazione Et Labora con il sostegno di JPMorgan Chase Foundation e finalizzato a promuovere l’apprendistato duale quale modalità prioritaria e vincente di inserimento lavorativo per i giovani. I ragazzi coinvolti appartengono alla cosiddetta generazione “neet”, che identifica le persone non impegnate nello studio, né nel lavoro né nella formazione.

Il progetto ha anche contribuito alla realizzazione della prima scuola in Italia interamente dedicata all’apprendistato, UPPRENDO, in cui già dal secondo anno è previsto l’ingresso nel mondo del lavoro. Grazie al successo dell’attività, JPMorgan Chase Foundation ha deciso di contribuire anche al secondo progetto presentato dalla Fondazione Et Labora e chiamato il Vivaio dei mestieri. Il nuovo progetto è un’evoluzione del precedente e sarà focalizzato sul rapporto con le scuole e con le famiglie, interlocutori fondamentali per far conoscere l’apprendistato duale.

Il nuovo percorso Vivaio dei mestieri viene presentato sabato 23 novembre alle ore 10 presso la sala Galmozzi  del Comune di Bergamo in via Tasso 4: interverranno, per Fondazione Et Labora Massimiliano MarcelliniWilliam Di Marco e Roberta Bergamaschi, rispettivamente Presidente, Direttore Generale e coordinatrice del progetto, Francesco Guidi, Managing Director di JP Morgan Italia, Brunella Reverberi, Dirigente Unità Operativa Sistema educativo e Diritto allo studio della  Dir. Generale Istruzione Formazione Lavoro di Regione Lombardia  e Sergio Gandi, vicesindaco del Comune di Bergamo.

Commenta