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Gioielli in asta: Cartier, Van Cleef & Arpels, Mauboussin, Bulgari, Pomellato, Buccellati

Possiamo parlare di vere e proprie “opere d’arte” anche nel caso dei micro mosaici realizzati con maniacale pazienza e maestria da Giacomo Raffaelli tra il 1750 e il 1800, alcuni dei quali esposti nei più famosi musei.

Gioielli in asta: Cartier, Van Cleef & Arpels, Mauboussin, Bulgari, Pomellato, Buccellati

“Cambiano le abitudini ma non cambiano le esigenze del mercato, sempre più orientato alla valorizzazione di gioielli spettacolari per manifattura e qualità dei componenti” – afferma Luca Ghirondi, direttore del Dipartimento di Gioielli della Casa d’Aste Il Ponte – “in linea con questa tendenza la prossima Asta di Gioielli del 15 e 16 novembre offre tutto ciò che i buyer internazionali ricercano”.
Saranno molto ben rappresentate le grandi firme della gioielleria, Cartier, Van Cleef & Arpels, Mauboussin, Bulgari, Pomellato, Buccellati con numerosi orecchini broche, anelli, bracciali e collier.

Particolarmente degni di nota due splendide paia di orecchini firmati Van Cleef & Arpels, uno dei quali con diamanti e rubini, l’altro con perle naturali di dimensioni eccezionali mentre la Maison Cartier sarà presente con numerosi lotti che la caratterizzano, tra cui la meravigliosa broche a forma di tartaruga e un’altra in quarzo ialino e diamanti.

Tra i gioielli antichi di importanti manifatture citiamo il sautoir di piccole perle col pendente di diamanti e smeraldi, rifinito nel 1930 da Mouboussin che ben rappresenta quanto la gioielleria nei secoli abbia prodotto pezzi unici e spettacolari tutt’ora attuali e ricercati; anche di Bulgari, oltre ad un importante anello con zaffiro , verrà proposto in asta un pezzo storico: l’anello “trombino”, dato in dono da Giorgio Bulgari alla futura consorte Leonilda all’inizio degli Anni Trenta e riproposto successivamente in quanto molto richiesto da star di Hollywood e dal jet-set internazionale, diventando un’icona della Maison.

Possiamo dunque parlare di vere e proprie “opere d’arte” anche nel caso dei micro mosaici realizzati con maniacale pazienza e maestria da Giacomo Raffaelli tra il 1750 e il 1800, alcuni dei quali esposti nei più famosi musei.

Per quanto riguarda i gioielli di maison italiane, apprezzati particolarmente da un “pubblico di nicchia”, verranno offerti al pubblico oggetti realizzati per le più importanti famiglie nobiliari italiane ed europee , dalle milanesi Buccellati e Sabbadini, ai veneziani Missiaglia e Codognato, dal genovese Chiappe, al romano Petochi e al torinese Cirio ampiamente apprezzati per le eccezionali qualità manifatturiere e artigianali. Nelle sale di Palazzo Crivelli che nei giorni precedenti all’Asta (11-12-13 novembre) ospiteranno l’esposizione dei gioielli non mancheranno le meraviglie che la natura ha creato nei secoli, rubini Birmani, zaffiri Ceylon e Kashmir, smeraldi Colombia e diamanti.

Tra questi spicca una splendida navette di 5,03 carati, colore D, purezza VVS1, di eccezionale rarità. Le perle naturali, sempre più rare e ricercate ai nostri giorni, saranno presenti in una decina di lotti tra cui spicca un collier di inizi 1900, con sedici perle scalate a goccia, davvero unico, testimone di un tempo passato che non tornerà.

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