Condividi

Giochi: senza Lotto e scommesse, Italia in recessione

Secondo il primo rapporto sul gioco pubblico in Italia, l’anno scorso il settore ha contribuito al Pil per l’1%

Giochi: senza Lotto e scommesse, Italia in recessione

Quanto valgono i giochi per lo Stato italiano? Tantissimo: solo nel 2018 il settore ha prodotto un valore aggiunto pari a 14 miliardi di euro, contribuendo al Pil per l’1%. Come dire che senza lotto, scommesse e gratta e vinci saremmo in recessione, visto che – secondo l’Istat – l’anno scorso il Pil è cresciuto solo dello 0,8%. È quanto emerge dal primo rapporto sul gioco pubblico in Italia, presentato in occasione dell’Assemblea di Acadi, l’Associazione dei concessionari di giochi pubblici aderente a Confcommercio.

A livello fiscale, sottolinea ancora lo studio, il contributo del settore ha raggiunto quota 10 miliardi l’anno scorso. Inoltre, i giochi danno lavoro complessivamente a 78mila persone (per via diretta o indiretta) e producono due miliardi di consumo indotto.

A vincere, però, è sempre lo Stato. Secondo il rapporto, negli ultimi 20 anni gli italiani hanno speso per i giochi una cifra astronomica, 275 miliardi, di cui 158 sono finiti nelle casse pubbliche, mentre 117 rappresentano i ricavi dell’intero comparto.

Le medie annue, quindi, ammontano a 13,7 miliardi per la spesa, a 8 miliardi per le entrate pubbliche e a circa 5,8 miliardi per la remunerazione per il comparto.

Commenta