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Giappone: Abe si dimette, il Nikkei va giù (-1,4%)

Il primo ministro, in carica dal 2012, ha annunciato il passo indietro per motivi di salute – La notizia fa crollare la Borsa, che però limita i danni in chiusura

Giappone: Abe si dimette, il Nikkei va giù (-1,4%)

Svolta a sorpresa in Giappone, dove il premier Shinzo Abe ha annunciato venerdì l’intenzione di dimettersi per motivi di salute. “Ho deciso di lasciare l’incarico di primo ministro, la mia salute ha iniziato a peggiorare a metà dello scorso mese – ha detto Abe – Il mio attuale stato di salute, a seguito dei recenti controlli, non mi consente di concentrarmi sulle questioni più importanti che riguardano il governo, ed è il motivo per cui intendo farmi da parte. Non vorrei che la malattia possa incidere su decisioni politiche importanti”.

Il primo ministro dimissionario ha assicurato comunque che continuerà a lavorare “finché non sarà trovato un successore”. Sembra però che il suo vice, il ministro delle finanze Taro Aso, possa assumere la carica di primo ministro ad interim. In ogni caso, è certo che a breve inizierà una lotta alla successione all’interno del Partito Liberal Democratico giapponese (Ldp).

Abe, che compirà 66 anni il mese prossimo, soffre fin dall’adolescenza di una rettocolite ulcerosa che lo aveva già costretto alle dimissioni nel 2005-2006 e nell’ultima settimana è rientrato due volte in ospedale per alcuni controlli. Il suo passo indietro rappresenta uno sconvolgimento politico notevole per il Giappone, considerando che Abe è in carica dal 2012 e proprio questa settimana è diventato il leader più longevo della storia del Giappone, superando il record stabilito dal suo prozio, Eisaku Sato, mezzo secolo fa.

Quando è diventato premier per la seconda volta, otto anni fa, Abe aveva detto di poter di controllare i sintomi con farmaci che non erano disponibili durante il suo primo mandato.

La notizia delle dimissioni ha spinto al ribasso la Borsa di Tokyo. Dopo essere arrivato a cedere fino al 2,6%, l’indice Nikkei è comunque riuscito a limitare i danni, chiudendo con un ribasso dell’1,4%. Il Topix, invece, archivia la seduta in rosso dello 0,68%.

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