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Germania, mercato immobiliare in choc tra politica e Opa

In Germania l’emergenza abitativa è stata al centro del dibattito elettorale. Al referendum sull’esproprio delle case sfitte di proprietà dei grandi gruppi, ha vinto il sì. Intanto Vonovia lancia Opa su Deutsche Wohnen dando vita al colosso europeo del mattone

Germania, mercato immobiliare in choc tra politica e Opa

Grande fermento nel mercato immobiliare tedesco, scosso pochi giorni fa dall’esito del referendum per la confisca degli appartamenti ai colossi dell’immobiliare che possiedono migliaia di edifici in particolare a Berlino, molti dei quali sfitti. La consultazione, promossa dal comitato Deutsche Wohnen & Co enteignen e che ha visto prevalere il “Sì”, chiede dunque che lo Stato espropri le case sfitte di proprietà delle aziende che possiedono più di 3mila immobili, indennizzandole con un compenso secondo il valore di mercato. L’emergenza abitativa è stata anche al centro dell’ultima campagna elettorale, che non a caso ha visto un’affermazione dei socialdemocratici: a Berlino ad esempio la maggior parte degli abitanti vive in affitto e poche grandi aziende detengono centinaia di migliaia di appartamenti, il che ha fatto sì che i costi degli affitti siano molto cresciuti nella città, nonostante molti appartamenti siano sfitti.

In questo contesto è arrivata la notizia di una importante operazione: i grandi gruppi rilanciano le proprie ambizioni al punto che il primo gruppo tedesco, Vonovia, ha lanciato un’Opa sul secondo, Deutsche Wohnen, per creare un gigante immobiliare da 570.000 appartamenti in tutta la Germania. Questo è il terzo tentativo di Opa da parte di Vonovia, dopo che l’ultimo era fallito durante l’estate: la posta in palio è non solo finanziaria, visto che il valore complessivo del patrimonio immobiliare del nuovo colosso varrà circa 80 miliardi di euro, ma anche politica e strategica, in un momento in cui la grande proprietà viene messa in discussione a favore del social housing. L’85% del portafoglio immobiliare di Vonovia (che ha anche partecipazioni in Austria, Francia e Svezia) è concentrato in una quindicina di grandi città tedesche e l’operazione prevede l’acquisizione del 51% delle azioni di Deutsche Wohnen, ex società del gruppo Deutsche Bank. Il nuovo gruppo cannibalizzerà il mercato tedesco (il secondo attore, LEG Immobilien, sarà ben distanziato con soli 144.000 alloggi), creando di fatto il primo player a livello europeo.

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