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Generali: Danni e risparmio gestito trascinano l’utile

La trimestrale del gruppo Generali segnala un netto aumento dell’utile grazie alla buona performance del ramo Danni e alla crescita dell’asset e del wealth management

Generali: Danni e risparmio gestito trascinano l’utile

Generali archivia il primo trimestre con un risultato superiore alle attese sia per il risultato operativo (+4,9% a 1,3 miliardi) sia per l’utile, arrivato a 581 milioni (+8,6%). Migliora oltre le previsioni anche il combined ratio, che scende dell’1,6%, al 91,4%. Il risultato operativo cresce soprattutto grazie alla performance del comparto Danni, nonostante maggiori sinistri catastrofali, e delle attività Investments, Asset & Wealth Management.

I premi salgono del 2,5%, a 18,6 miliardi (a perimetro costante). Il segmento Vita è aumento del 3%, a 12,38 miliardi (soprattutto grazie ai prodotti unit-linked, +9,9%) mentre il Danni che ha registrato un incremento dell’1,4%, a 6,22 miliardi.

L’Operating RoE annualizzato si attesta al 13,2%, in linea con il target, mentre il Regulatory Solvency Ratio è al a 211% e l’Economic Solvency Ratio al 233%.

“I risultati che presentiamo oggi confermano l’ottimo andamento delle performance industriali e finanziarie del gruppo e l’efficace esecuzione del piano strategico, perseguita con disciplina e determinazione – ha commentato il Cfo di Generali, Luigi Lubelli – Prosegue lo sviluppo del business e la generazione di valore, testimoniati da un lato dalla crescita dei premi, dalla robusta raccolta netta Vita e dagli Asset Under Management in aumento, dall’altro dall’ulteriore miglioramento del Combined Ratio e della redditività della nuova produzione Vita. I risultati del primo trimestre ci fanno guardare con ottimismo al resto dell’anno, che vedrà il completamento con successo del piano strategico”.

In generale, “l’inizio del 2018 è positivo e promettente, come dimostrato dalla crescita premi – ha aggiunto Lubelli in conference call – Nel Vita la raccolta netta si mantiene su livelli molto solidi; la redditività si sta sviluppando in modo molto positivo. A spingere c’è infatti il solido comportamento dei risultati tecnici che continua a restare eccellente”.

Per quanto riguarda il processo di dismissioni, “sta andando molto bene – continua Lubelli – Siamo già sopra l’obiettivo annunciato al mercato (1 miliardo di euro sull’arco di piano, ndr): il processo non è ancora concluso, ma siamo contenti di quanto già ottenuto finora”.

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