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Generali: da acquisizione Cattolica sinergie fino a 130 milioni, superiori alle attese

Dall’integrazione di Cattolica arriveranno sinergie entro il 2025 per 120-130 milioni, una cifra sopra le attese e raggiunta con un anno di anticipo. Sesana: “Pieno potenziale nel 2025, Generali è il miglior proprietario possibile per Cattolica”

Generali: da acquisizione Cattolica sinergie fino a 130 milioni, superiori alle attese

L’integrazione di Cattolica genererà sinergie superiori alle attese. Non solo, Generali non registrerà “alcun impatto” da parte dei nuovi principi contabili IFRS 17 e IFRS 9 sulla generazione di cassa e capitale, sul net holding cash flow, sui dividendi e sulla Solvency. Sono le novità comunicate dalla società del Leone attraverso una nota riguardante l’implementazione e l’impatto atteso dei nuovi principi contabili Ifrs 17 e Ifrs 9.

Generali sottolinea inoltre che “i nuovi principi contabili miglioreranno in modo significativo la visibilità e la prevedibilità degli utili generati nel segmento Vita, senza alcun impatto sulla generazione di cassa e capitale, sul net holding cash flow, sui dividendi e sulla Solvency”. 

Generali: risultato operativo e patrimonio netto stabile, confermati i target al 2024

La società ha confermato i target del piano al 2024 anche con l’entrata in vigore dei nuovi principi contabili. Il patrimonio netto atteso dal gruppo resterà invariato anche sotto i nuovi principi contabili rispetto al livello di fine 2021 così come Generali il risultato operativo consolidato. 

Infine, il ‘Contractual Service Margin‘ – la passività assicurativa che rappresenta il valore attuale degli utili futuri – è atteso a circa 33 miliardi al momento della transizione a Ifrs 17, “riflettendo la profittabilità del business Vita in essere”.

Acquisizione Cattolica: sinergie superiori alle attese

Generali ha fornito degli aggiornamenti anche sull’acquisizione di Cattolica che sta mostrando “sinergie superiori a quelle che erano attese inizialmente”, sottolinea la società. Nel dettaglio, entro il 2025 si prevede che l’ammontare delle sinergie si attesti tra 120 e 130 milioni, al lordo delle tasse, una stima nettamente superiore rispetto agli 80 milioni attesi entro il 2026, precedentemente indicata nel prospetto informativo dell’Opa. 

Inoltre, il gruppo si attende ora un utile netto normalizzato al 2024 delle attività core di Cattolica di 145 milioni. Rispetto alle attese iniziali, “ciò si tradurrebbe in un contributo addizionale di 0,4 punti percentuale da parte di Cattolica alla crescita dell’utile per azione nel periodo 2021-2024 nell’ambito del piano strategico di gruppo”.

Stimato infine che sempre le attività core di Cattolica nel 2025 registrino un utile netto compreso tra 171 milioni e 178 milioni.

“Generali è perfettamente in linea nel percorso per sbloccare il potenziale di Cattolica“, ha spiegato il Group General Manager, Marco Sesana, intervenendo all’Investor Update del Leone nella sessione finalizzata a fornire un aggiornamento sull’integrazione con la compagnia veronese, che verrà fusa in Generali Italia nel secondo semestre del 2023 ed esprimerà il suo “pieno potenziale” nel 2025.

Le sinergie superiori alle previsioni, ha aggiunto Sesana, confermano che Generali è il miglior proprietario possibile per l’asset. Inoltre, il management team è totalmente focalizzato sul raggiungere il massimo delle sinergie possibili al 2025.

A Piazza Affari, il titolo Generali guadagna lo 0,8% a 17,405 euro, toccando i massimi da maggio 2022.

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