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Gara RTR: lotta a due per gli impianti di Terra Firma

Il termine per le offerte vincolanti si è chiuso il 12 luglio dopo l’uscita di scena di Eni ed Enel – Secondo i rumors F2i sarebbe favorita, non si sa se da sola o tramite EF Solare – In corsa anche Sonnedix

Gara RTR: lotta a due per gli impianti di Terra Firma

Si infittisce il mistero sulla gara per aggiudicarsi gli impianti di Rtr. A sei giorni dalla data di scadenza per la presentazione delle offerte vincolanti – fissata per giovedì 12 luglio – i dubbi su chi abbia messo sul piatto la proposta più appetibile per il venditore Terra Firma (assistita dagli adviser JP Morgan, Jefferies e Unicredit) rimangono intatti.

La più importante operazione di M&A in Italia nella produzione di energia elettrica da fonte solare del 2018 potrebbe presto arrivare al momento di svolta. Nelle prossime ore il fondo britannico dovrebbe sciogliere le riserve sull’interlocutore con il quale intavolare una trattativa esclusiva per i suoi 134 impianti dislocati sul territorio nazionale con una capacità installata di 334 MW, un boccone troppo ghiotto perché i principali competitor del settore se lo lascino sfuggire. Chi riuscirà a spuntarla infatti diventerà in automatico il primo player nazionale di un mercato che, come dimostrato negli ultimi anni, ha ampi margini di crescita.

In base ad alcune indiscrezioni riportate il 18 luglio da Reuters, F2i – il fondo infrastrutturale guidato da Renato Ravanelli – sarebbe sempre più vicino alla “vittoria”.  “C’è ancora del lavoro da fare, la partita non è chiusa, ma F2i è favorita rispetto all’altro contendente che dovrebbe essere Sonnedix, produttore di energia solare controllato da fondi riferibili a JP Morgan.”, questo quanto sottolineato all’agenzia di stampa da una fonte anonima.

Peccato che attualmente questo non sia l’unico rumors in circolazione. Secondo Milano Finanza infatti, F2i sarebbe sul serio ancora in corsa ma non da sola. Nella partita ci sarebbe invece EF Solare Italia, la joint venture tra F2i ed Enel Green Power guidata da Diego Percopo.

Da EF Solare al momento nessun commento sulla partecipazione alla gara, ma in un’intervista rilasciata a FIRSTonline lo scorso 9 luglio, l’ad Percopo, aveva parlato di un interesse della società per gli impianti di Terra Firma.

Attraverso quest’acquisizione l’azienda, che possiede già 123 impianti con una capacità di 395 Mw, potrebbe consolidare in maniera determinante il proprio portafoglio, sbaragliando la concorrenza nel mercato italiano sia per numero di impianti che per capacità installata.

Milano Finanza sottolinea però che, il dossier viene portato avanti “senza il supporto di Enel  Green Power. Quindi a dettare i tempi dell’operazione sarà esclusivamente F2i”.

Attenzione però, perché a rompere le uova nel paniere alle aziende italiane attive nel fotovoltaico potrebbe esserci, come detto, Sonnedix che dovrebbe essere il secondo competitor in corsa per gli asset energetici di Rtr.  Un avversario non da poco conto se si tiene conto che parliamo di operatore internazionale da oltre 700 megawatt installati, attivo in Francia, Spagna, Usa, Porto Rico, Cile, Sudafrica, Giappone e Italia e controllata da JP Morgan AM.

Ricordiamo che, alla vigilia della scadenza dei termini per le offerte, due colossi italiani del calibro di Eni ed Enel (che partecipava anche singolarmente) hanno deciso di fare un passo indietro, rinunciando alla gara. Ancora prima si erano sfilati A2a ed Erg. Il valore dell’operazione si aggira tra i 1,3-1,5 miliardi di euro comprensivo del debito, pari a circa 900 milioni, che comunque andrà rifinanziato.

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