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Galileo, addio GPS: debutta il nuovo sistema satellitare europeo. Tutti i dettagli

Costato oltre 10 miliardi di euro, Galileo, il sistema satellitare europeo, farà il suo debutto ufficiale giovedì 15 dicembre – Con esso, l’Unione Europea conta di incassare nei primi vent’anni di operazioni circa 90 miliardi di euro – Un evento atteso da 17 anni da non perdere per nulla al mondo – Ecco tutti i dettagli su Galileo.

Galileo, addio GPS: debutta il nuovo sistema satellitare europeo. Tutti i dettagli

Galileo è arrivato. No, non si tratta di una resurrezione, ma di un’innovazione tecnologica che potrebbe cambiare il futuro dell’Europa. Dopo 17 anni di lavoro, di intoppi (tra cui il lancio di due satelliti nell’orbita sbagliata) e di polemiche, il sistema di navigazione satellitare continentale è pronto. Costato oltre 10 miliardi di euro, Galileo farà il suo debutto ufficiale giovedì 15 dicembre, ma diventerà pienamente operativo solo nel 2020. Con esso, l’Unione Europea conta di incassare nei primi vent’anni di operazioni  circa 90 miliardi di euro.

Finanziato dalla European Space Agency e dalla Comunità Europea, il suo arrivo consentirà al Vecchio Continente di cancellare il rapporto di dipendenza esistente nei confronti del celeberrimo GPS (acronimo di Global Positioning System, sistema made in Usa) e di quello russo Glonass (Global Navigation satellite System), nonostante in un primo periodo continuerà ad appoggiarsi ad essi.

Chi lo potrà utilizzare e da quando? Inizialmente sarà disponibile solo per i dispositivi compatibili. Un esempio su tutti è Qualcomm, che consentirà ai propri utenti di utilizzare Galileo effettuando un semplice aggiornamento del software sugli smartphone più recenti.

Scendendo nel dettaglio, il nuovo sistema satellitare europeo è composto da 30 satelliti, di cui 24 operativi e 6 di ricambio. Una volta a regime sarà in grado di garantire una precisione maggiore rispetto a quella del Gps poichè potrà contare, per il pubblico, sul’accuratezza di 1 metro, mentre a livello governativo arriverà sino a 1 cm (a fronte dei 5 metri del Gps). Galileo utilizzerà inoltre degli orologi atomici che possiedono un margine di errore di 1 secondo ogni tre milioni di anni.  Il tempo di rilevamento si ridurrà da 3 ore  a 10 minuti, mentre il raggio di ricerca da 10 km ad appena cinque.

A cosa servirà? A rendere più sicure le auto senza conducente, a migliorare le telecomunicazioni a localizzare persone disperse in mare o in montagna ecc. ecc. (l’elenco è molto lungo). Il suo debutto, previsto come detto per il 15 dicembre, è un evento da non perdere.

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