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G20 Roma: compromesso sul clima. Draghi : “Ora passare ai fatti”

Mario Draghi ha chiuso a Roma il G20 con un accordo sul riscaldamento globale: resta il tetto di 1,5 gradi ma la data della decarbonizzazione si ferma a “metà secolo”. La Cina si è avvicinata ai target sul clima. Accordo pieno su vaccini e global tax

G20 Roma: compromesso sul clima. Draghi : “Ora passare ai fatti”

I Paesi del G20 a Roma hanno trovato un compromesso sul clima che non seppellisce l’accordo di Parigi ma non dà nemmeno quella spinta in avanti che alcuni Paesi – e tra questi l’Italia – auspicavano. Mario Draghi nel suo saluto finale al termine del summit di Roma tira le somme del vertice: i Paesi del G20 hanno deciso un impegno vincolante sulla riduzione del riscaldamento climatico entro un massimo di 1,5 gradi in più rispetto al 1990 e di uscire dal carbone entro o attorno a metà secolo. Si è deciso inoltre di eliminare entro fine anno i contributi pubblici per la costruzione di nuove centrali a carbone. In pratica è stata respinta la proposta della Cina di far slittare al 2060 la data della decarbonizzazione sebbene non si sia fissata con precisione una scadenza.

«In questo vertice – ha aggiunto Draghi – abbiamo fatto sì che i nostri sogni siano ancora vivi ma adesso dobbiamo accertarci di trasformarli in fatti. Voglio ringraziare gli attivisti che ci mantengono sulla rotta giusta. Molti dicono che sono stanchi del bla bla, io credo che questo summit sia stato pieno di sostanza. Abbiamo riempito di sostanza le parole».

G20 ROMA: UN SUCCESSO, SIAMO ANDATI AVANTI

Tra i successi del G20 a Roma, ha detto lo stesso Draghi in qualità di presidente uscente del G20, vi è la decisione di assicurare i vaccini anti-Covid19 ai Paesi più poveri . Confermato anche il via libera di tutti i membri del G20 sulla global minimum tax varata nel corso dell’estate dall’Ocse. Ma soprattutto nel passare il testimone all’Indonesia, prossimo presidente di turno del G20: «Vogliamo essere giudicati da quello che faremo, non quello che diciamo. Siamo consapevoli che la nostra credibilità sia come singoli Paesi che come organismo internazionale dipende dalle nostre azioni. Saremo giudicati per quello che facciamo”. L’Italia triplica il proprio impegno per il clima portandolo a 1,4 miliardi l’anno per i prossimi 5 anni.”Risorse considerevoli, procederemo di pari passo con le nostre forze”, ha concluso.”Siamo consapevoli che la nostra credibilità sia come singoli Paesi che come organismo internazionale dipende dalle nostre azioni. Saremo giudicati per quello che facciamo”. Un invito a passare dalle parole ai fatti. Secondo Draghi, inoltre, un altro successo del summit è stato di lasciare un senso di maggiore ottimismo sulle prospettive del multilateralismo senza il quale obiettivi come il contenimento del surriscaldamento climatico sarebbero impossibili da raggiungere.

G20 ROMA, UN PASSO AVANTI RISPETTO A PARIGI

L’accordo di Parigi indicava l’obiettivo del surriscaldamento climatico entro 1,5 o anche 2 gradi al massimo, ha affermato Draghi. “Ora tutti riconoscono la validità scientifica dell’obiettivo di 1,5 gradi e si impegnano con linguaggio significativo a non perdere di vista questo punto. Ora si parla di raggiungere obiettivo di zero emissioni anidride carbonica entro metà secolo. Anche questo è una novità rispetto al passato e all’accordo di Parigi. Dopo quell’accordo le emissioni sono aumentate”, ha ricordato Draghi.

Un altro successo del G20 Roma riguarda il Fondo per i Paesi in via di Sviluppo. “Siamo vicini all’obiettivo dei 100 miliardi per i Paesi in via di sviluppo, siamo intorno agli 82 miliardi. L’Italia in ogni caso ha annunciato il suo stanziamento alzandolo a 1,4 miliardi l’anno per 5 anni”, ha affermato.

In conclusione della conferenza stampa alla fine del summit: “Orgogliosi di questi risultati ma dobbiamo ricordare che siamo solo all’inizio. Lo ricorderemo come un summit di successo. Siamo riusciti a mantenere vivi i nostri sogni, impegnarci a ulteriori stanziamenti giganteschi di denaro, ulteriori promesse di riduzione delle emissioni climalteranti. Ma ricordiamoci che il giudizio finale viene formulato sulla base di quello che facciamo, non su quello che diciamo. C’è stato anche un invito ad essere più concreti”, sono state le parole finali di Mario Draghi.

Draghi ha dato atto a Russia e Cina di aver modificato le proprie posizioni in senso meno rigido. “Fino ad oggi non condividevamo tutte le ambizioni. Oggi condividiamo tutti gli obiettivi. Quello che resta da condividere è la velocità di azione. Abbiamo condiviso la consapevolezza che il multilateralismo è la soluzione per raggiungere gli obiettivi”.

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