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G20, i big del mondo a Roma: una vetrina per l’Italia

Si tratta dell’ultimo incontro sotto la presidenza italiana che riunirà tutti i capi di Stato e di governo delle principali economie per delineare insieme delle politiche globali che favoriscano la ripresa economica post-Covid. Ecco tutti i dettagli sul summit romano

G20, i big del mondo a Roma: una vetrina per l’Italia

Occhi puntati su Roma questo weekend. Per la prima volta il vertice del G20 si tiene in Italia, a Roma il 30 e il 31 ottobre, sotto la guida del Presidente incaricato Mario Draghi. I capi di Stato e di governo si riuniranno per discutere di importanti sfide globali, presso il Convention Center-La Nuvola, nel quartiere dell’Eur. La zona è già stata dichiarata dal governo italiano «di massima sicurezza». L’attenzione è alta soprattutto dopo la devastazione della sede nazionale della Cgil lo scorso 9 ottobre.

I Paesi che fanno parte del forum internazionale rappresentano più del 80% del Pil mondiale, il 75% del commercio globale e il 60% della popolazione del pianeta, ma anche il 75% delle emissioni di gas serra. L’evento riunisce quindi le principali economie del mondo: Arabia Saudita, Argentina, Australia, Brasile, Canada, Cina, Corea del Sud, Francia, Germania, Giappone, India, Indonesia, Italia, Messico, Regno Unito, Russia, Stati Uniti, Sud Africa, Turchia e Unione Europea. A questi si aggiunge la Spagna, ormai invitato permanente del summit globale. L’Unione europea è rappresentata dal presidente della Commissione europea e dal presidente del Consiglio europeo. Inoltre, partecipano anche diverse organizzazioni internazionali, come l’Onu e il Fondo Monetario Internazionale.

È stato un banco di prova politico importante per la leadership italiana, che si è trovata a presidiare un vertice in uno degli anni più drammatici e bui della storia, segnato non solo dalla pandemia, ma anche dal succedersi di improvvise e aspre sfide alla cooperazione mondiale, come la situazione afgana e le continue tensioni tra le maggiori potenze mondiali, che vede da una parte i paesi del “blocco occidentale” (Unione Europea e Stati Uniti) e Russia e Cina dall’altra. Ma l’Italia si mostra con tutte le carte in regola per guidare il rilancio economico. Lo dicono i risultati. Siamo passati dall’essere il primo Paese colpito duramente dalla pandemia a un modello globale: con l’86% di popolazione vaccinata, il 6% di crescita per il 2021 secondo l’Ocse e un virus sotto controllo grazie alle misure messe in campo.

Dunque, la guida italiana del G20 non solo rappresenta una straordinaria e importante vetrina mediatica, ma anche l’occasione per realizzare risultati concreti, rafforzare relazioni bilaterali e una cooperazione internazionale, ma soprattutto rilanciare il prestigio dell’Italia agli occhi del mondo.

G20: Roma diventa “zona di massima sicurezza”

Sarà un fine settimana di fuoco per i romani. Tra le misure di massima sicurezza in occasione del G20, ma anche per le manifestazioni previste. Scuole, strade e alcune fermate della metro chiuse, bus deviati, blocchi in centro e nel quartiere Eur. Una città paralizzata e presidiata da oltre 5.300 agenti in strada per circa 10 km quadrati. 

Alla luce degli ultimi episodi di violenza durante le manifestazioni No Green pass e le possibili infiltrazioni di black bloc, il piano di sicurezza messo appunto dal ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, prevede anche unità cinofile, artificieri, vigili del fuoco, tiratori scelti sulle terrazze dei palazzi, elicotteri in volo h24 e droni militari. Non solo, è stata istituita una “no fly zone”, e ripristinati i controlli alle frontiere per i passeggeri in arrivo dall’area Schengen dal 27 ottobre fino al 1° novembre.

G20: Quali sono i temi?

Il summit romano si articolerà intorno a tre temi principali riassunti nelle tre P: Persone, Pianeta e Prosperità. Prima di tutto, le persone e gli effetti che la crisi pandemica ha avuto sugli equilibri economici e sociali del mondo, con un focus sulla campagna vaccinale. I Paesi ricchi sono già alla terza dose, mentre neii Paesi in via di sviluppo le persone non hanno la possibilità di ricevere nemmeno la prima dose, come l’Africa che tocca a malapena la soglia del 5% della popolazione immunizzata.

Altro tema caldo sarà l’ambiente. La crisi climatica riunisce tutte le P: il benessere delle persone si incrocia con la cooperazione economica e tutto ciò influenza il nostro pianeta: dal riscaldamento globale allo spreco energetico fino alla perdita della biodiversità. Lo stesso Draghi ha affermato che i paesi partecipanti al vertice sono responsabili “di circa quattro quinti delle emissioni globali”, ma che gli effetti dei cambiamenti climatici si riversano soprattutto “sugli stati più poveri”. il G20 vuole dare il suo contributo anche alla luce della più importante kermesse internazionale sul clima, la COP26 che inizierà l’indomani della fine del vertice dei 20 big del mondo.

Terzo tema sarà quello della prosperità. I leader discuteranno anche della ripresa economica post-pandemia, dell’aumento dei prezzi dell’energia e della difficoltà delle forniture, di una tassa minima globale del 15% per le grandi corporation, con focus sulla rivoluzione tecnologica. “Dobbiamo impegnarci tutti insieme per una ripresa globale sostenuta, durevole e che non lasci nessuno indietro”, ha affermato il premier italiano.

Per ultimo la questione afghana. Il ritorno al potere dei talebani ha ulteriormente diviso le potenze mondiali. Da un lato Russia e Cina che hanno riconosciuto la loro legittimità come attori internazionali, dall’altro Europa e Usa si sono mostrati più restii, soprattutto per quanto riguarda il rispetto dei diritti umanitari, in primis quelli delle donne. Una vera e propria “crisi colossale e umanitaria, quindi la necessità di agire è immediata”. Il G20 dovrà “ricostruire le istituzioni perché il governo talebano non ha mostrato capacità amministrative straordinarie”, come dichiarato da Draghi durante il G20 straordinario sull’Afghanistan lo scorso 12 ottobre.

G20: Chi partecipa?

A Roma ci sarà il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, il presidente della Turchia Recep Tayyip Erdoğan, il primo ministro inglese Boris Johnson, il presidente francese Emmanuel Macron e il presidente della Corea del Sud, Moon Jae-in. A rappresentare il Canada il primo ministro Justin Trudeau. È prevista la presenza in Italia anche del presidente brasiliano Jair Bolsonaro. Mentre sarà l’ultimo G20 per Angela Merkel come cancelliere della Germania. Sarà presente anche Narendra Modi, primo ministro dell’India, Joko Widodo presidente dell’Indonesia, Cyril Ramaphosa, presidente del Sud Africa e Alberto Fernández, presidente dell’Argentina. Dopo qualche indecisione dovuta alla situazione epidemiologica in Australia, parteciperà in presenza anche il primo ministro Scott Morrison. Infine, per la Spagna ci sarà il premier Pedro Sánchez

Tra gli assenti figurano: il re dell’Arabia Saudita Salman bin Abdulaziz Al Saud che parteciperà in videoconferenza, così come il presidente cinese Xi Jinping, il primo ministro giapponese Fumio Kishida. Mancherà anche il presidente messicano Andrés Manuel López Obrador che però dovrebbe mandare il ministro degli Esteri Marcelo Ebrard. Non sarà a Roma, ma parteciperà ai lavori in collegamento video anche il presidente russo Vladimir Putin

A rappresentare l’Unione europea, partecipano al G20 italiano anche la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il presidente del Consiglio europeo Charles Michel.

Il presidente Biden ha già incontrato nella giornata di venerdì 29 ottobre Papa Francesco in Vaticano, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e poi il premier Mario Draghi a Palazzo Chigi. Dopo l’incontro con il presidente americano, il presidente del Consiglio ha incontrato il primo ministro indiano Narendra Modi e, in serata, il Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres. Poi il tanto atteso incontro con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, il primo faccia a faccia dopo il colloquio telefonico in cui era già stata superata la crisi diplomaticadel “Sofagate”, quando il premier italiano definì Erdogan “dittatore”.

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