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Fusione Pirelli-Marco Polo Industrial, il sì dei cda e a metà febbraio le assemblee: il concambio

Il progetto di fusione per incorporazione di Marco Polo Industrial Holding in Pirelli è stato approvato dai rispettivi Cda e sarà sottoposto alle assemblee il prossimo 15 febbraio per essere perfezionato entro il primo semestre 2016.

Fusione Pirelli-Marco Polo Industrial, il sì dei cda e a metà febbraio le assemblee: il concambio

I consigli d’amministrazione di Pirelli e di Marco Polo Industrial Holding hanno approvato il progetto di fusione tra le due società, che avverrà attraverso l’incorporazione della seconda azienda nella prima. L’operazione sarà perfezionata entro il primo semestre del 2016, con efficacia dal primo gennaio 2016. Marco Polo ha già in portafoglio, direttamente e indirettamente, il 100% delle azioni ordinarie di Pirelli (revocate dalla quotazione in data 6 novembre 2015) e oltre il 93,2% delle azioni di risparmio. 

“In considerazione della presenza di azionisti di risparmio nel capitale di Pirelli con una partecipazione di circa lo 0,169% del capitale sociale – si legge nella nota -, i Cda hanno determinato il seguente rapporto di cambio, che non prevede conguagli in denaro, identico per entrambe le categorie azionarie: 6,30 azioni Pirelli da assegnare post fusione a Marco Polo International Holding Italy (Holdco) – unico socio di MarcoPolo Industrial Holding – per ogni azione posseduta prima della fusione da Marco Polo International Holding Italy (Holdco) in Marco Polo Industrial Holding”. 

Il Cda di Pirelli ha già convocato per il 15 febbraio 2016 l’assemblea straordinaria per deliberare sulla conversione obbligatoria delle azioni di risparmio in nuove azioni senza diritto di voto non quotate in mercati regolamentati (le “Azioni Speciali”). L’assemblea si esprimerà anche sull’adozione di un nuovo testo di statuto sociale conseguente alla revoca della quotazione delle azioni ordinarie e alla conversione obbligatoria e sull’approvazione del progetto di fusione.

Dopo la fusione, Marco Polo International Holding Italy deterrà direttamente e indirettamente il 100% delle azioni ordinarie (pari al 97,16% del capitale complessivo) e l’86,05% delle azioni di risparmio (il 2,44% del capitale complessivo). Gli azionisti terzi deterranno le restanti azioni di risparmio, pari allo 0,4% del capitale complessivo.

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