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Ft: Italia a rischio per le banche

La Lex Column dell’autorevole quotidiano inglese è dedicata oggi ad un’analisi impietosa del nostro sistema bancario, definito “il principale rischio per la stabilità finanziaria del Paese” – “Troppi istituti di medie dimensioni” – Agli investitori conviene sperare “in una nuova tornata di fusioni”.

Ft: Italia a rischio per le banche

Il Financial Times di stamane dedica un’inquietante analisi al sistema bancario italiano, giudicato “il principale rischio alla stabilità finanziaria del Paese”. Il quotidiano inglese cita una stima di Rbs Markets: i sei maggiori istituti di credito detengono titoli di Stato per 200 miliardi di euro, ossia circa il 13% del totale in circolazione. Preoccupa inoltre la percepita mancanza di capitale. Unicredit e Intesa Sanpaolo sono descritte come “relativamente ben capitalizzate”. Altri casi vengono invece portati come esempi delle difficoltà del settore.

Il quotidiano finanziario cita il caso di Ubi, il cui aumento di capitale da un miliardo è stato sottoscritto per il 92%, e di Banca Popolare di Milano, che dovrà convincere il mercato a iniettare nuove risorse per 1,2 miliardi. Poi c’è poi il problema del modello di business. In Italia – secondo il quotidiano – ci sono troppe banche di medie dimensioni: “Un governo riformatore potrebbe affrontarne le cause economiche. Ma potrebbero volerci anni prima che arrivi, così gli investitori farebbero meglio a sperare in una nuova tornata di fusioni. I problemi del settore potrebbero velocizzare il processo”.

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