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FS, l’importanza del trasporto merci e dei terminal intermodali

Il trasporto merci su ferro è cruciale nell’attuale emergenza sanitaria – Terminali Italia del Gruppo FS Italiane ha dimostrato una grande resilienza e adattamento ai mutamenti del mercato – Attiva in 15 Terminali in tutto il paese – Il più importante per dimensione e movimentazione è Verona Quadrante Europa

FS, l’importanza del trasporto merci e dei terminal intermodali

Il trasporto merci su ferro non si è fermato mai nemmeno durante il primo lockdown e oggi resta cruciale nell’attuale contesto emergenziale. Durante il lokdown dello scorso marzo, il Gruppo FS Italiane guidato da Gianfranco Battisti, con il suo Polo Mercitalia, ha trasportato in Italia e in Europa oltre 5 milioni di tonnellate tra farmaci, materiale medico sanitario, generi alimentari, prodotti elettronici e molto altro ancora.

Ma per la circolazione del trasporto merci su ferro di fondamentale importanza sono i terminal intermodali dislocati in tutto il Paese, molti di questi gestiti da FS Italiane attraverso la società Terminali Italia (controllata al 100% da Rete Ferroviaria Italiana), con funzioni di gestore unico dei servizi di primo e ultimo miglio ferroviario. Se consideriamo le tonnellate di merci movimentate, Terminali Italia può essere considerato virtualmente il 5° porto italiano.

In questo contesto caratterizzato dalla pandemia, Terminali Italia rappresenta il punto di riferimento italiano per il traffico intermodale, avendo dimostrato una grande capacità di resilienza e garantendo la piena operatività nella completa sicurezza. Anche se i protocolli sanitari hanno aumentato le tempistiche di transito, Terminali Italia, sta garantendo gli stessi volumi di produzione ai propri clienti e, allo stesso tempo, sta compensando eventuali “inefficienze” di reti estere e/o imprese ferroviarie che hanno subito invece dei rallentamenti.

Nonostante l’incremento di produzione registrato nei primi mesi dell’anno rispetto al 2019 (pari a circa il 4%), l’azienda ha registrato un calo durante i mesi di lockdown (pari al 12,2%). Tuttavia, l’acquisizione di nuovi traffici dell’ultimo trimestre, ha permesso alla società di registrare un trend di crescita che, secondo le stime, fanno prevedere un contenimento del calo di produzione annuale attorno al 4% (rispetto al 2019).

Nel dettaglio, la produzione 2019 ha permesso la movimentazione di 740.000 unità (di cui 342.000 unità solo grazie a Verona Quadrante Europa), sviluppando 23.5000 treni (circa 75 al giorno), con ricavi pari a 36.5 milioni e un utile netto pari al 8,9% dei ricavi. Inoltre, lo shift modale complessivo realizzato dalla società consente un abbattimento delle emissioni in atmosfera di anidride carbonica pari a 422 mlm di kg/anno equivalenti.

Attiva in 15 Terminali dislocati da Nord a Sud, Terminali Italia opera all’interno dei terminal merci nazionali e si occupa, oltre al tipico servizio di handling del trasporto combinato (traslazione delle UTI dai treni ai camion e viceversa), anche della terminalizzazione delle unità con consegna e riconsegna a mezzo camion e della gestione delle soste e dello stoccaggio tecnico delle unità tali da garantire il completamento del ciclo di trasporto al cliente.

Ecco l’elenco dei terminal intermodali: Verona Quadrante Europa, Bari Ferruccio, Bologna Interporto, Brescia Scalo, Brindisi, Brindisi Polimeri, Castelguelfo, Catania Bicocca, Gela, Livorno Guasticce, Maddaloni Marcianise, Marzaglia, Milano Segrate, Torino Orbassano, Villa Selva e Roma Smistamento (in fase di riammodernamento). Esaminiamoli più da vicino.

Verona Quadrante Europa

Verona Quadrante Europa, punta di diamante delle rete di Terminali Italia, è posizionato sul crocevia dei corridoi Mediterraneo e Scandinavia-Mediterraneo. Rappresenta uno snodo fondamentale per la direttrice Nord-Sud, attraverso il Valico del Brennero, e per i collegamenti Est-Ovest, principale asse di sviluppo per le imprese italiane che esportano nell’Est Europa.

Si trova su un’area di 230.000 mq (di cui 110.000 dedicati allo stoccaggio) suddivisi in 3 moduli per un totale di 15 binari con lunghezza da 450 a 690 mt, 4 Gru a portale, 3 Gru a carroponte, 5 Gru gommate, 9 motrici per movimentazione semirimorchi, 3 locomotori di manovra e, infine, 72 addetti.

Grazie alla sua posizione strategica, sviluppa circa 16mila treni/anno. Il Terminal è anche raccordato con Quadrante Servizi del Consorzio Zai (importante hub logistico ferroviario verso il Nord Europa). Inoltre, tutto il nodo di Verona è in corso di ridefinizione per l’ingresso della tratta AV Brescia-Verona-Vicenza. Un nuovo terminal intermodale è in fase di progettazione, con modulo 750 metri che comporterà l’adeguamento infrastrutturale dell’attuale stazione, la quale riceverà anche i futuri treni provenienti dal nuovo Tunnel di Base del Brennero.

Milano Segrate

Il terminal di Sagrate è raccordato alla Tangenziale est di Milano (uscita Rubattino), ed è collegato quotidianamente con Belgio, Olanda, Germania e Sud Italia. L’impianto si sviluppa su un’area di 145.000 mq di 8 binari con lunghezza da 340 a 560 mt.

Bari

L’impianto si estende per 160.000 mq (60.000 dedicati allo stoccaggio) e dispone di 10 binari con una lunghezza di 550 mt, 3 Gru Gommate e 2 Locomotori di manovra.

Bologna Interporto

Situato all’interno dell’interporti di Bologna, il Terminal collega l’Emilia Romagna con i porti principali del Nord Italia (Genova, Livorno e La Spezia). L’impianto è collegato anche con Belgio, Germania e Sud Italia. Si sviluppa su un’area di 246.000 mq (120.000 dedicati allo stoccaggio) e dispone di 15 binari da 440 a 750 mt di lunghezza. Per una capacità complessiva di circa 200.000 unità/anno.

Brescia Scalo

Situato in centro città, all’interno dello scalo merci “Piccola velocità”, l’impianto si sviluppa su un’area di 25.000 mq (di cui 3.000 dedicati allo stoccaggio) e dispone di 4 binari da 450 mt di lunghezza.

Catania Bicocca

Situato all’interno della zona industriale di Catania, il Terminal è dotato di 4 binari lunghi 430 mt e di un’area di 32.000 mq (di cui 8.000 dedicato allo stoccaggio), ed è servito da collegamenti ferroviari con Lamezia e Milano.

Livorno Guasticce (Calandrone)

Dotato di 4 binari lunghi 600 mt, si trova all’interno dell’Interporto di Guasticce su un’area di 156.000 mq (di cui 50.000 dedicati allo stoccaggio), ed è raccordato all’impianto di Livorno Calambrone, servito da collegamenti ferroviari con Firenze.

Torino Orbassano

L’impianto si trova ad ovest di Torino e dispone di 3 binari e di un’area di 70.000 mq (30.000 dedicati allo stoccaggio). I principali collegamenti ferroviari sono con Parigi e Charleroy.

Brindisi Scalo

Situato a 3 km dal porto commerciale, il terminal è dotato di 5 binari con lunghezza da 540 a 600 mt, su un’area di 55.000 mq (di cui 10.000 dedicati allo stoccaggio) ed è servito da collegamenti ferroviari con Bari, Castelguelgo, VillaSelva.

Il trasporto intermodale su ferro ricopre un ruolo strategico nell’attuale emergenza da Coronavirus. Non solo per contenere il contagio, in quanto coinvolge un numero di persone inferiore, ma anche per sostenere l’economia già duramente colpita. Inoltre, è fondamentale per garantire la distribuzione dei beni di prima necessità, nonché il funzionamento delle aziende produttrici, mantenendo il collegamento con il resto dell’Europa.

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