Da Parigi arriva un segnale importante per la risoluzione della crisi finanziaria greca. Il presidente francese, Nicolas Sarkozy, ha confermato oggi di avere trovato un accordo con le banche del suo Paese sulla gestione del titoli del debito pubblico greco. Secondo la presidenza, i privati procederanno volontoriamente con un reprofiling delle scadenze, di fatto trasformando i titoli in scadenza in bond trentennali con interessi inferiori a quelli attuali.
Il progetto di rollover giunge a due giorni dal voto di fiducia del Parlamento greco sulle nuove misure di austerity promosse dall’esecutivo ellenico in accordo con Ue e Fmi. Il debito pubblico della Grecia è previsto che salirà al 160% del Pil nel 2011. Le banche francesi sono quelle più esposte nei confronti del Paese mediterraneo. Crédit Agricole e Societé Generale operano in Grecia attraverso le controllate Emporiki e Geniki, mentre Bnp Paribas detiene una quota diretta di bond greci. Secondo un’analisi di Fitch dello scorso mese, queste tre banche sono complessivamente esposte per circa 40 miliardi verso il settore pubblico e privato di Atene.
