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Forbes: è sempre Obama il più potente del mondo. Draghi ottavo, Zuckerberg meglio di Monti

Forbes ha stilato come ogni anno la classifica delle 71 persone più potenti del pianeta (esattamente lo 0,000001% dei 7,1 miliardi della popolazione mondiale): sul podio Merkel e Putin, all’ultimo posto la new entry Hoffman, fondatore di LinkedIn – Due gli italiani: Draghi ottavo, Monti 29esimo.

Forbes: è sempre Obama il più potente del mondo. Draghi ottavo, Zuckerberg meglio di Monti

Barack Obama è ancora la persona più potente del mondo. Lo dice il settimanale Forbes, che come ogni anno ha stilato la classifica delle 71 personalità più potenti del globo (esattamente lo 0,000001% dei 7,1 miliardi della popolazione mondiale): al secondo posto si piazza la cancelliera tedesca Angela Merkel, mentre sul gradino più basso del podio c’è il presidente russo Vladimir Putin. Due invece gli italiani in lista, entrambi ben posizionati: il governatore della Bce Mario Draghi, ottavo, e il presidente del Consiglio Mario Monti, 29esimo.

Gli altri nella top ten provengono dai ‘mondi’ piu’ disparati: il presidente di Microsoft Bill Gates è quarto, Papa Benedetto XVI quinto, seguono il presidente della Federal Reserve Ben Bernanke, il re saudita Adbullah bin Abdul Aziz al Saud, il segretario generale del Partito Comunista cinese Xi Jinping e il primo ministro britannico David Cameron. Tutto sommato poche le sorprese della classifica, che conta molti nomi noti, dal finanziere Warren Buffett al sindaco di New York Michael Bloomberg, dal presidente francese Francois Hollande alla sua omologa brasiliana Dilma Roussef, da Larry Page e Sergey Brin di Google a Jeffrey Immelt di General Electric e Mark Zuckerberg di Facebook, uno dei più giovani in lista, che col suo 25esimo posto è davanti al nostro premier.

Tra le new entry il co-fondatore di LinkedIn Reid Hoffman, 71esimo, e Elon Musk, l’imprenditore alle spalle di PayPal e Tesla Motors. Sono invece stati esclusi il segretario di Stato Hillary Clinton, il segretario al Tesoro americano Timothy Geithner e il presidente cinese Hu Jintao.

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