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Fondi: la raccolta accelera grazie ai Pir

La raccolta netta nel secondo trimestre, comunica Assogestioni, ha superato i 29 miliardi anche grazie al fenomeno dei Pir sui quali si è riversata una richiesta di 4,3 miliardi. Il patrimonio netto segna un nuovo record e si avvicina a 2013 miliardi

Fondi: la raccolta accelera grazie ai Pir

I Fondi accelerano nel secondo trimestre e la raccolta netta, favorita anche dal successo dei Pir, è salita a 29,1 miliardi di euro dai 27,86 miliardi dei primi tre mesi dell’anno, con un totale che sfiora i 57 miliardi da inizio 2017. Il patrimonio netto ha toccato il nuovo record di 2.012,7 miliardi, contro 1.985,5 miliardi a fine marzo. Lo comunica Assogestioni.

Nel dettaglio, un ruolo di spicco spetta ai Pir, i Piani di investimento individuale: la performance dei fondi aperti Pir ‘compliant’ nel periodo aprile-giugno ha segnato un balzo a 4,3 miliardi di euro, per un totale di 5,3 miliardi da inizio anno. E’ evidente lo spostamento del risparmio verso le gestioni collettive, dominate dai fondi aperti che chiudono il trimestre con una raccolta netta positiva per 28,1 miliardi, dopo 16,1 miliardi alla fine di marzo (44,2 mld da inizio anno).

Il saldo trimestrale dei flussi delle gestioni di portafoglio scende, invece, a 730 milioni da 11,7 miliardi (12,4 mld da gennaio). Di rilievo, in questo comparto, la raccolta netta di -87 milioni delle gestioni di patrimoni previdenziali da +3,47 miliardi nel primo trimestre e di +1,18 miliardi delle gestioni di prodotti assicurativi da +6 miliardi.

Tra i fondi aperti, i risparmiatori hanno espresso una forte preferenza per gli obbligazionari, che svettano con una raccolta netta di 12,57 miliardi, dopo 7,6 miliardi nel primo trimestre, a un totale da inizio anno di 20,2 miliardi.

In crescita anche l’interesse per i flessibili (5,86 mld da 2,9 mld), resta sostenuta la richiesta per i bilanciati (5,7 miliardi da 4,48 miliardi) e migliora anche l’appeal degli azionari (3,49 miliardi da 2 miliardi). Si riportano in positivo, inoltre, i flussi sui fondi monetari (+546 milioni da -840 milioni). I fondi chiusi hanno segnato nel trimestre una raccolta netta di 283 milioni, dopo 106 milioni nei primi tre mesi dell’anno, suddivisa tra 167 milioni nei fondi mobiliari (da 96 milioni) e 116 milioni negli immobiliari (da 11 milioni).

Quanto alla nazionalità, i fondi di diritto italiano hanno totalizzato nel secondo trimestre una raccolta netta di 4,8 miliardi che, unita ai 2,7 miliardi del primo , porta il saldo da inizio anno a 7,5 miliardi. I fondi esteri registrano, invece, un saldo di raccolta di 23,3 miliardi, da 13,4 miliardi, a un totale di 36, 6 miliardi.

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