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Fondazione Bruno Visentini: tre ricerche su spa, fisco e coop

Riforma delle spa, nuova riforma tributaria e governance delle cooperative sono state al centro del seminario annuale di Orvieto nel quale la Fondazione Bruno Visentini ha presentato i risultati delle tre ricerche realizzate in occasione del Centenario della nascita di Bruno Visentini

Fondazione Bruno Visentini: tre ricerche su spa, fisco e coop

Nel Seminario annuale di Orvieto della Fondazione Visentini FBV) e della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto sono state presentate ieri le tre ricerche realizzate per il Centenario di Bruno Visentini sui temi delle Società per azioni, del Fisco e delle Cooperative.

A dibatterne, dopo l’introduzione del Presidente FBV Alessandro Laterza e l’intervento dell’Avvocato Generale della Banca d’Italia Marino Ottavio Perassi, sono intervenuti molti studiosi, tra cui, Franco Gallo, presidente emerito della Corte Costituzionale, che ha proposto un’interessante rivisitazione in chiave attuale della riforma tributaria ideata da Visentini, l’economista ed ex ministro Paolo Savona, il direttore scientifico della Fondazione, Gustavo Visentini (nella foto), Luigi Filippo Paolucci dell’Università di Bologna, Alessandro Giovannini dell’Università di Siena e il consigliere della Cassazione, Paolo Fraulini.

Questi, in sintesi, i principali aspetti delle tre indagini:

“La disciplina delle SpA nel confronto con le altre legislazioni”

La SpA è istituto che appartiene alla costituzione materiale del Paese e la legge che la regola pone le basi stesse della regolamentazione dell’economia, costituendo l’infrastruttura del settore privato nell’organizzazione delle imprese, a fronte dell’infrastruttura politico-amministrativa di controllo. L’esame critico dell’attuale situazione ha evidenziato le questioni fondamentali di politica legislativa che più necessitano di un intervento, anche attraverso una proposta di un testo articolato per la riforma del diritto societario, ad oggi incapace a contenere gli abusi. L’indagine, nel confronto con la realtà della nostra economia è inserita nel più ampio tema dell’adeguamento del nostro ordinamento alle legislazioni più avanzate. L’obiettivo finale è di coordinare la nostra legge con il diritto comune che si ricava dai principali ordinamenti stranieri (in particolare, tedesco, francese e inglese) in un confronto plurimo e rigoroso che, già nelle prime soluzioni individuate, conferma l’importanza di un ripensamento del diritto societario e del sistema della giustizia civile. (Coordinatore scientifico Gustavo Visentini).

“Bruno Visentini: passato presente e futuro della Riforma tributaria del 1971”

La ricerca ripercorre il ruolo centrale di Bruno Visentini nei diversi momenti che hanno caratterizzato la riforma tributaria del 1971, realizzata con la legge delega 9 ottobre 1971, n. 825; analizza sia gli anni precedenti al varo della riforma tributaria (1962-1971) sia quelli successivi di attuazione (1972-1986), concentrandosi sulla centralità di Bruno Visentini quale principale artefice della sua realizzazione e sull’estrema attualità del suo pensiero; ricostruisce inoltre sistematicamente l’intero iter di gestazione e di attuazione della riforma tributaria degli anni ’70, ripercorrendo gli atti parlamentari del periodo nonché i contributi di diversi Autori e protagonisti dell’epoca, come Cesare Cosciani e lo stesso Bruno Visentini; e approfondisce i progetti di riforma come modificati nel corso dei lavori parlamentari dei diversi Comitati di studio e Commissioni, evidenziando problematiche di carattere fiscale che, a distanza di anni, risultano ancora estremamente attuali come ad es. l’evasione fiscale. (Coordinatore scientifico Fabio Marchetti).

“La governance delle Società cooperative”

Il mondo delle cooperative è realtà in continuo sviluppo e il processo di unificazione che il movimento ha avviato è scelta di grande coraggio. L’analisi ha toccato i nodi del sistema cooperativo italiano: la governance, il nanismo finanziario, la sottocapitalizzazione, nodi non risolti dalle nuove disposizioni legislative sui ristorni e dalla previsione di agevolazioni nel caso in cui l’Assemblea deliberi la totale o parziale destinazione degli stessi a capitale sociale. Tutto ciò nel confronto con il movimento cooperativo degli altri Paesi europei, con il diritto comunitario e tenendo conto delle ricadute in altri settori del diritto stesso, anzitutto quello tributario, nonché della “nuova” definizione di “cooperativa” dopo la riforma del diritto societario del 2003, e del fatto che l’art. 2511 c.c. la definisce solo “società a capitale variabile con scopo mutualistico”, non più “impresa avente fine mutualistico”, secondo gli orientamenti emersi in sede comunitaria (v. Comunicazione sulla promozione delle società cooperative in Europa). È prevista un’integrazione della ricerca a seguito dell’approvazione d.l. n. 18/2016 sulla sofferta riforma delle BCC. (Coordinatore scientifico Luigi Filippo Paolucci).

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