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Fmi: “Ue rischia su lavoro e investimenti”

Il direttore generale del Fondo monetario internazionale, nel testo del suo discorso preparato per l’intervento odierno alla Goethe University a Francoforte, ha detto che “la ripresa dell’economia mondiale continua ma resta troppo lenta, troppo fragile” – Parole di elogio per Draghi e Merkel.

Fmi: “Ue rischia su lavoro e investimenti”

La ripresa dell’economia mondiale continua ma resta “troppo lenta, troppo fragile, con i rischi alla sua tenuta che stanno aumentando”. Lo dice Christine Lagarde, il direttore generale del Fondo monetario internazionale, nel testo del suo discorso preparato per l’intervento odierno alla Goethe University a Francoforte. Nell’Eurozona, ammonisce la Lagarde, gli “investimenti bassi, la disoccupazione alta e i bilanci deboli pesano sulla crescita”. Per l’economista francese le nazioni dell’Eurozona “possono implementare politiche migliori per il training e per facilitare i contatti tra chi offre un’occupazione e chi la cerca al fine di aiutare più persone a trovare un lavoro, specialmente i giovani”.

Christine Lagarde ha anche lodato Mario Draghi e la Banca centrale europea. Il direttore generale del Fondo monetario internazionale “elogia” il governatore dell’Eurotower “per i passi fatti al fine di migliorare la fiducia e le condizioni finanziarie nell’Area euro, passi che sosterranno ulteriormente la ripresa”. Il riferimento è agli stimoli aggiuntivi annunciati il 10 marzo scorso dalla Bce tra cui un ampliamento del piano di acquisto di bond e un ulteriore taglio in negativo dei tassi imposti sui depositi degli istituti di credito presso le sue casse: “Consideriamo la recente introduzione di tassi negativi da parte della Bce e della Bank of Japan (fatta alla fine di gennaio per la prima volta nella storia dell’istituto nipponico, ndr) come positiva nelle circostanze attuali anche se non è priva di effetti collaterali che meritano attenzione”. Lagarde definisce “appropriata” la decisione presa dalla Federal Reserve lo scorso dicembre, quando alzò i tassi di interesse per la prima volta dal giugno 2006 portandoli allo 0,25-0,50% dallo 0-0,25%, così come l’impegno della banca centrale Usa ad agire in base all’andamento dei dati macroeconomici. 

Il direttore generale del Fondo monetario internazionale ha espresso parole di elogio anche per il cancelliere tedesco Angela Merkel e il popolo tedesco “per la loro leadership” in una sfida – quella della crisi rifugiati – “difficile ma enormemente importante”. Nel testo del suo discorso preparato per l’intervento odierno alla Goethe University a Francoforte (Germania), la donna a capo dell’istituto di Washington dice di “avere visto con i miei occhi il rispetto che la Germania si è guadagnata nel mondo per il suo approccio profondamente umano sulla questione dei rifugiati”, che dall’anno scorso sono stati accolti “in gran numero” in Paesi come Giordania, Libano, Turchia e alcuni Paesi europei (Lagarde non cita l’Italia o la Grecia).

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