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Fiducia giù, fiducia su

Se negli Stati Uniti i consumatori non si sentono abbastanza fiduciosi nel futuro per spendere, nei paesi emergenti l’indice della fiducia continua ad aumentare. A Taiwan ha addirittura raggiunto un livello che non toccava da più di dieci anni, periodo dell’esplosione delle tigri asiatiche.

Fiducia giù, fiducia su

I due volti dell’economia mondiale si riflettono in due notizie sulla fiducia dei consumatori. Questa è crollata in America nel mese di agosto, ma tiene ad alti livelli nell’altra metà del mondo, nei paesi emergenti. Il Conference Board statunitense ha comunicato ieri una forte caduta del suo indice di fiducia delle famiglie: questo è sceso di ben 15 punti, a 44.5 da 59.2 a luglio, e si trova a livelli che erano stati raggiunti nella prima metà del 2009, nel pieno della recessione. Invece questa mattina a Taiwan l’indice di fiducia dei consumatori si è ulteriormente impennato, a livelli che non aveva toccato da dieci anni, riflettendo l’ottimismo delle famiglie sul mercato del lavoro e sulle sorti dell’economia.

Il debole risultato in America risente molto dal pericoloso braccio di ferro che ha caratterizzato i negoziati sul rinnovo del tetto al debito pubblico, e potrebbe migliorare, di seguito al maggior ottimismo che si respira oggi sui mercati. Ma intanto il buon umore in Asia conferma che l’economia mondiale ha un salvagente nella tenuta di quei paesi che ormai contano per la metà dell’attività economica complessiva.

Fonte: Chinapost, Bloomberg

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