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Fideuram, un 2017 da record per utile e raccolta

La divisione dedicata ai clienti d’alta gamma del gruppo Intesa Sanpaolo ha raggiunto tutti gli obiettivi del piano industriale 2014-2017, trascinata dalle commissioni nette, salite del 9% al massimo storico di 1,69 miliardi.

Fideuram, un 2017 da record per utile e raccolta

Un 2017 da incorniciare per Fideuram, il provate banking di Intesa Sanpaolo che registra nell’ultimo anno solare un record dell’utile netto consolidato (871 milioni, +11% rispetto al 2016) e la miglior performance commerciale di sempre con una raccolta netta di 12,4 miliardi (+47%), quasi interamente costituita da risparmio gestito (11,8 miliardi). Fideuram chiude così il piano industriale 2014-2017 di Intesa Sanpaolo con tutti gli obiettivi raggiunti e si prepara al nuovo percorso tracciato dal business plan al 2021 presentato la scorsa settimana dall’ad Carlo Messina.

A trainare il risultato netto 2017 del polo dedicato ai clienti d’alta gamma del gruppo Intesa Sanpaolo presieduto da Matteo Colafrancesco sono state le commissioni nette salite del 9% al massimo storico di 1,69 miliardi, con quelle ricorrenti (oltre 92%) pari a 1,55 miliardi, +12% rispetto all’anno precedente grazie alla crescita delle masse medie di risparmio gestito (+10%). Mentre anche nel 2017 il contributo delle performance fee, ovvero delle commissioni variabili, al totale delle commissioni nette è risultato marginale (27 milioni, equivalenti a meno del 2% del margine commissionale).

Alla fine dell’esercizio il totale del patrimonio amministrato da Fideuram era pari a 214,2 miliardi, in aumento di 16,2 miliardi (+8%) rispetto al 31 dicembre 2016. A tale importo ha contribuito anche la raccolta di 1 miliardo di piani individuali di risparmio (Pir). Solida performance anche nel comparto assicurativo e in quello delle gestioni patrimoniali che hanno registrato, rispettivamente, 3,1 miliardi e 1,1 miliardi di raccolta netta. L’analisi per aggregati evidenzia come la componente di risparmio gestito, pari a 151,4 miliardi, rappresenti il 71% delle masse totali. A fine anno, inoltre, le masse amministrate in regime di consulenza a pagamento ammontavano a 38,7 miliardi (34,1 miliardi alla fine del 2016, +13%), pari a oltre 18% delle masse totali.

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