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Fiat, Marchionne: “Tornare in Confindustria? Non ci penso neanche”

L’ad del Lingotto a Grugliasco per l’inaugurazione del nuovo stabilimento: “Sui 19 operai in mobilità di Pomigliano troveremo una soluzione” – “Non chiuderemo stabilimenti in Italia” – “Per la Maserati un piano ambizioso”.

Fiat, Marchionne: “Tornare in Confindustria? Non ci penso neanche”

“Non ci sono piani per un rientro in Confindustria. Ho conosciuto Squinzi, con cui ho contatti personali. Ma non ci penso neanche”. Non usa mezzi termini Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fiat, che oggi si è recato a Grugliasco per la visita inaugurale al nuovo stabilimento Maserati, nato dalle ceneri dell’ex carrozzeria Bertone.

Quanto a un altro stabilimento, quello di Pomigliano, “troveremo una soluzione, i colloqui sono in corso”, ha precisato Marchionne in riferimento ai 19 lavoratori in mobilità. In generale, invece, il manager ha confermato che il Lingotto non chiuderà stabilimenti in Italia: “Siamo determinati a usare i nostri stabilimenti italiani come base di produzione per veicoli destinati ai mercati di tutto il mondo”. 

“Il 2013 segna l’inizio di una nuova era per la Maserati – ha aggiunto Marchionne -. Si tratta di un piano ambizioso. Le vetture che usciranno da questa linea sono cruciali per riposizionare il marchio e avviare una fase di espansione senza precedenti”. 

Secondo il manager italo-canadese, il piano di crescita disegnato “porterà a vendere 50 mila vetture l’anno entro il 2015. Se considerate che l’anno scorso Maserati ne ha vendute poco più di 6 mila, stiamo parlando di un salto epocale”. Nell’impianto di Grugliasco “verrà prodotta anche un’altra vettura fondamentale con volumi decisamente più elevati: la Maserati Ghibli”.

Con l’entrata in produzione del nuovo modello e “la successiva salita produttiva”, secondo Marchionne, la Fiat potrà “assicurare un pieno impiego di tutti i lavoratori dello stabilimento entro la fine dell’anno”. A Grugliasco “stiamo già costruendo alcune pre-serie della Ghibli”, ma la produzione ufficiale partirà entro l’estate. Al momento “sono già rientrate al lavoro più di 500 persone”, pari a circa la metà dell’organico, che era in forza alla ex Bertone e “altre 150 stanno seguendo i corsi di formazione”.

Quanto alla difficile situazione del mercato europeo, secondo Marchionne “raggiungeremo il break even nel 2015-2016. Stiamo lavorando alla velocità della luce per arrivarci”.

A fine mattinata il titolo in Borsa di Fiat perde oltre un punto percentuale, in attesa della pubblicazione questo pomeriggio dei dati 2012 del gruppo.  

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