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Fiat: le voci su Chrysler mettono le ali al titolo

Dopo i guadagni di ieri, continua il rally del titolo Fiat che in mattinata cresce di oltre il 4%, posizionandosi in testa al Ftse Mib – A mettere le ali alle azioni del Lingotto sono le indiscrezioni sui passi avanti nel piano di fusione con Chrysler – A Kragujevac, in Serbia, alcuni operai hanno danneggiato trentuno Fiat 500L.

Fiat: le voci su Chrysler mettono le ali al titolo

Continua il rally di Fiat a Piazza Affari: il titolo del Lingotto, dopo aver fatto segnare una crescita del 4,4% alla chiusura di ieri, guadagna il 4,24% in Borsa in mattinata, a quota 5,9 euro ad azione, segnalandosi come il titolo migliore del paniere Ftse Mib.

A mettere le ali alle azioni Fiat sono le continue indiscrezioni sui passi avanti nella trattativa per la fusione con Chrysler, che condurrà il gruppo alla quotazione in Wall Street. L’obiettivo dell’Ad Sergio Marchione è quello di un’ipo per la società post fusione, allo scopo di arricchire il bilancio di Fiat: per farlo, però. è necessario acquistare il 41,5% di Chrysler.

Al riguardo sarà decisiva la sentenza del Tribunale del Delaware sulla quota del 3,3% in procinto di passare di mano: la differenza tra il prezzo desiderato da Fiat e quello stabilito dal fondo Veba è di 200 milioni e, se estesa all’intero pacchetto, porta a una distanza di circa 2,5 miliardi di dollari.

Intanto la Fiat 500L ha iniziato il suo sbarco in America, dove la domanda per il nuovo modello Fiat continua a crescere. Per farlo, si è dovuta aumentare la produttività dello stabilimento di Kragujevac, in Serbia. Proprio questo aumeto di produttività ha fornito la scintilla per l’esplosione dello scontento di alcuni operai della fabbrica che, per protesta contro salari e condizioni di lavoro, hanno danneggiato trentuno 500L durante il turno di notte tra venerdì e sabato. Il danno arrecato alle vetture ammonterebbe a circa 50 mila euro.

Il vicepresidente dell’Unione dei sindacati indipendenti della Serbia Zoran Mihajlovic ha condannato l’episodio, ponendo, però, l’accento sulla difficile situazione lavorativa all’interno della fabbrica e chiedendo che all’interno del management dello stabilimento venga inserito anche qualche serbo, per mitigare incomprensioni e litigi.

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