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Fed e Pil Usa tonificano le Borse, Piazza Affari regina d’Europa

L’invarianza della politica monetaria accomodante della Fed e il balzo oltre il 6% del Pil Usa danno nuova linfa ai mercati – In Europa Piazza Affari, trainata dal boom di Stm e di Stellantis, è ancora una volta la Borsa migliore

Fed e Pil Usa tonificano le Borse, Piazza Affari regina d’Europa

Mentre in tutto il mondo tengono banco trimestrali e semestrali, le buone notizie provenienti dagli Stati Uniti galvanizzano i listini internazionali, che dopo le rassicurazioni della Federal Reserve e la pubblicazione delle ultime stime sul Pil americano sembrano sempre più convinte che nulla potrà arrestare la ripresa economica in corso, nemmeno la variante Delta. 

Piazza Affari è tra le più ottimiste (+1% a 25.516 punti), spinta al rialzo dall’exploit di Stm e dagli acquisti su Finecobank e sui titoli della galassia Agnelli. Sale Londra (+0,9%), mentre Madrid guadagna lo 0,64%. Più prudenti Parigi (+0,46%) e Francoforte (+0,37%). 

Sorride anche la Borsa americana con tutti i principali indici che festeggiano le novità economiche arrivate oggi. La stima sul Pil del secondo trimestre parla di una crescita del 6,5%, una percentuale inferiore alle attese degli analisti, ma che mostra comunque un forte miglioramento dello stato di salute dell’economia. Dati positivi ma sotto le previsioni anche sul mercato del lavoro, dove scendono a 400mila unità (di 24mila) le richieste di sussidi di disoccupazione, in attesa della pioggia di risorse che arriverà con il piano infrastrutturale voluto dal Presidente Biden e blindato da un’intesa bipartisan in Senato. “L’accordo creerà milioni di buoni posti di lavoro e renderà l’economia statunitense più solida, sostenibile, resiliente e giusta”, ha sottolineato la Casa Bianca. Tornando alla Borsa, sul Nasdaq cade Facebook (-3,6%) dopo la pubblicazione di una buona trimestrale. Per il secondo semestre, la società si aspetta però un rallentamento nella crescita dei ricavi. Sotto la parità anche Amazon, che stasera a mercati chiusi svelerà i propri conti. L’attenzione degli investitori è però concentrata anche sul debutto di Robinhood. La piattaforma di investimento ha fissato il prezzo della sua IPO a 38 dollari ad azione, ma a due ore dall’avvio delle contrattazioni non riesce ancora a fare prezzo. 

A Milano sono le trimestrali a farla da padrone, con Stm che archivia la seduta con un rialzo superiore al 5 e mezzo per cento dopo i conti del secondo trimestre sopra le attese e le nuove stime su terzo trimestre e sull’intero 2021. Pioggia di acquisti su Stellantis, Exor e Cnh che guadagnano rispettivamente il 3,36%, il 2,7% e il 2,88%. Corre Finecobank (+3,09%). 

Positive le banche: Unicredit (+2%), Banca Generali (+1,5%), Intesa (+1,16%). Scivola invece in negativo Mediobanca (-0,64%) che ha chiuso i conti annuali 2020-21 in utile e annunciato un piano di buy back fino al 3% del capitale. 

In negativo, nonostante le semestrali positive, anche Snam (-0,27%) e Terna (-0,3%). Il titolo peggiore della giornata è Amplifon (-1,68%).

Fuori dal segmento principale, gli occhi sono ancora tutti su Banca Carige che a tre giorni dal suo ritorno in Borsa sale del 41,16%. 

Sul mercato valutario l’attendismo della Fed spinge al ribasso il dollaro, con l’euro a quota. 1,880. Nell’obbligazionario il Tesoro ha assegnato oggi 4,5 miliardi di BTp a 5 anni, con il rendimento che scende allo 0,02% (-10 punti base). Assegnati anche 3 miliardi di Btp a 10 anni con un rendimento dello 0,66% e 1,25 miliardi di CcTeu con rendimento 0,05%. Lo spread sale a 112 punti base (+0,6%). In rialzo il prezzo del petrolio, con il Brent che sale a 75,14, dollari al barile (+0,5%).

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