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Terna e Snam: boom di investimenti per la transizione energetica

Nel primo semestre gli investimenti di Terna sono cresciuti del 40,6%, in rialzo ricavi ed ebitda – Crescita a doppia cifra per il fatturato di Snam, mentre l’utile raggiunge i 635 milioni (+9,9%) e gli investimenti salgono del 23,9%

Terna e Snam: boom di investimenti per la transizione energetica

Pioggia di semestrali oggi a Piazza Affari. Dopo Stm e Mediobanca, nel primo pomeriggio tocca a Terna e Snam alzare il velo sui conti del primo semestre, rivelando il loro “stato di salute”, dopo aver vissuto un 2020 difficile a causa della pandemia.

Terna ha archiviato i primi sei mesi del 2021 con ricavi in crescita del 6,4% a quota 1,258 miliardi di euro. Un risultato, spiega la società “dovuto prevalentemente alla crescita delle attività regolate, unita al contributo delle attività non regolate che riflettono in particolare il maggior apporto derivante dalle attività del gruppo Tamini e dalla piena integrazione del Gruppo Brugg”.

In rialzo anche l’ebitda, che ha raggiunto quota 910,5 milioni (+3,9%), con un utile netto di gruppo in crescita dell’1,9% dai 377,5 milioni del primo semestre 2020 ai 384,6 del 30 giugno 2021. Nel solo secondo semestre l’utile netto ha registrato un incremento dell’1,7% a 194,2 milioni di euro.

L’indebitamento finanziario netto si attesta a 9,734  miliardi di euro, in salita dai 9.172,6 milioni di euro al 31 dicembre 2020, “a supporto della crescita degli investimenti del periodo”, fa notare la società. Dichiarazioni supportate dalle cifre: nel secondo semestre gli investimenti hanno superato i 360 milioni di euro, il livello più alto della storia di Terna per questo periodo dell’anno. Nel semestre invece, gli investimenti hanno raggiunto i 601,9 milioni di euro, in crescita del 40,6% rispetto ai 428 milioni di euro del corrispondente periodo del 2020. 

“Terna è il regista della transizione energetica ed è quindi nel nostro Dna impegnarci quotidianamente a servizio dell’Italia e della collettività: in quest’ottica, anche nel secondo trimestre del 2021 è proseguita la forte accelerazione dei nostri investimenti che, oltre a essere nativamente sostenibili, sono fondamentali per abilitare la decarbonizzazione e per consentire al nostro Paese di raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni e di sviluppo delle fonti rinnovabili” ha dichiarato Stefano Donnarumma, amministratore delegato e direttore di Terna.

Dopo la pubblicazione dei conti, a Piazza Affari, il titolo Terna cede lo 0,39% a 6,716 euro per azione.

Passiamo a Snam. Nel primo semestre dell’anno in corso, la società guidata da Marco Alverà ha registrato ricavi pari a 1,627 miliardi di euro, in crescita del 13,4% rispetto allo stesso periodo del 2020, grazie al “contributo degli investimenti e della crescita dei business della transizione energetica”, sottolinea il gruppo in una nota.

L’ebitda adjusted si è attestato a 1,163 miliardi (+5,1%), mentre l’utile netto adjusted ha segnato una crescita del 9,9% a 635 milioni di euro. 

In forte rialzo gli investimenti tecnici, aumentati del 23,9% (di cui +22,5% relativi al core business) a 566 milioni di euro. 

Infine, l’indebitamento finanziario netto al 30 giugno è risultato pari a 14,148, in aumento di 1,25 miliardi rispetto alla fine del 2021 “per l’acquisizione della partecipazione in Industrie De Nora, per la crescita del piano investimenti, del circolante legato allo sviluppo del business della deep renovation e per un effetto stagionale dovuto all’attività di bilanciamento”, spiega Snam.

In virtù dei risultati raggiunti, la società ha confermato la guidance sull’utile netto, che a fine anno dovrebbe arrivare a circa 1,17 miliardi di euro. 

“I risultati del primo semestre confermano la solidità del nostro core business, che continua a crescere a beneficio della sicurezza degli approvvigionamenti e della transizione energetica nei territori in cui operiamo. In particolare, nei primi sei mesi dell’anno abbiamo aumentato di oltre il 20% gli investimenti in Italia per ammodernare la nostra rete, ridurre le emissioni per raggiungere l’obiettivo della neutralità carbonica al 2040 e diventare l’operatore tecnologicamente più avanzato al mondo del settore.

I dati del semestre beneficiano anche del positivo andamento delle nostre partecipazioni, della forte crescita delle attività nell’efficienza energetica e della riduzione degli oneri finanziari. Proseguono i nostri progetti per favorire lo sviluppo di gas rinnovabili come idrogeno e biometano e il loro utilizzo nelle infrastrutture esistenti, oltre alle iniziative nella finanza sostenibile, con l’emissione di bond legati alla transizione energetica per oltre 1,2 miliardi di euro solo nel primo semestre”, ha commentato Marco Alverà, amministratore delegato di Snam. 

A Milano il titolo cede lo 0,66% a 5,092 euro. 

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