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Fed, Bernanke prende tempo e conferma l’acquisto di bond e l’invarianza dei tassi

Per ora Bernanke non cambia: conferma la politica monetaria espansiva e lascia invariati i tassi ai minimi storici

Fed, Bernanke prende tempo e conferma l’acquisto di bond e l’invarianza dei tassi

Ben Bernanke prende tempo, conferma il suo piano di acquisti di titoli da 85 miliardi di dollari al mese e mantiene i tassi ai minimi storici. “Nei mesi a venire la Commissione – si legge nel comunicato alla fine della riunione sui tassi, che sono stati mantenuti invariati allo 0-0,25% – monitorerà da vicino le informazioni che arriveranno sugli sviluppi economici e finanziari. La Commissione continuerà a comprare titoli del Tesoro e agency mortgage-backed securities, e a utilizzare gli altri strumenti appropriati, fino a quando le prospettive del mercato del lavoro non saranno migliorate sostamzialmente in un contesto di stabilità dei prezzi”.

Insomma, per ora si naviga a vista e non si esclude nessuna iniziativa. Bernanke ha infatti ribadito, come già fatto in passato, che la Commissione è “pronta a aumentare o ridurre il ritmo dei suoi acquisti per mantenere appropriata la politica ai cambiamenti sul mercato del lavoro e dell’inflazione”. E precisa: “nel determinare la taglia, il ritmo e la composizone dei suoi acquisti la Commissione continuerà a tenere in coinsiderazione la probabile efficiacia e i costi di questi acquisti così come il grado di miglioramento verso i suoi obiettivi economici”.

Come da attese di alcuni osservatori, Bernanke, dopo le frasi di qualche settimana fa su un possibile inizio della riduzione di acquisto titoli che hanno creato il caos sui mercati, non si sbilancia su un possibile inizio del tapering ma si lascia aperte varie strade. Nessuna fuga in avanti verso una possibile guidance sul tapering neanche dopo il dato, per quanto lettura preliminare, sul pil americano di oggi che è risultato migliore delle attese.

La Fed rileva che le informazioni ricevute dal Fomc da quando si è riunito a giugno suggeriscono che l’attività economica è cresciuta a un ritmo modesto nella prima metà dell’anno. “Le condizioni del mercato del lavoro – precisa la Commissione guidata da Bernanke – hanno mostrato ulteriori miglioramenti nei mesi recenti ma il tasso di disoccupazione rimane elevato. La spesa delle famiglie e gli investimenti delle imprese sono migliorate e il settore immobiliare si sta rafforzando ma i tassi dei mutui sono aumentati alquanto e la politica fiscale sta limitando la crescita economica”. Non solo. Riflettendo in parte effetti transitori, l’inflazione è finita sotto l’obiettivo di lungo termine della Fed che riconosce che un livello persistentemente sotto il 2% potrebbe porre rischi alla performance economica. In ogni caso le aspettative di lungo periodo rimangono stabili e nel medio termine ci si attende l’inflazione torni sopra il 2%Comunque i rischi al ribasso sulle prospettive economiche sono diminuiti e la Fed si aspetta un’accelerazione.

Coerente con il suo mandato, ribadisce Bernanke, la Fed punta a spingere al massimo l’occupazione e la stabilità dei prezzi. E in questo quadro ribadisce di voler continuare con gli acquisti di titoli per 85 miliardi di dollari al mese e conferma la sua view per una politica monetaria fortemente accomodante, anche dopo la fine degli acquisti di bond. Bernanke precisa che “la politica monetaria rimarrà adeguata per un considerevole periodo di tempo dopo la fine del programma di acquisto di bond  e anche dopo che l’economia si sarà rafforzata. In particolare la Commissione ha mantenuto i tassi di interesse a 0- 0,25% confermando che questi tassi eccezionalmente bassi ai minimi storici rimarranno appropiati almeno fino a quando il tasso di disoccupazione rimarrà sopra il 6,5%, soglia di riferimento introdotta per la prima volta qualche mese fa,  e fino a quando le prospettive di inflazione a uno o due anni saranno a non più di mezzo punto percentuale sopra l’obiettivo della Commissione.

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