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Fca: spin-off di Comau dopo Magneti-Marelli

Il Ceo Sergio Marchionne ha aperto alla possibilità dello scorporo dell’altra controllata della Componentistica di Fca: distribuzione di azioni senza Ipo. In mattinata il titolo a Piazza Affari perde lo 0,2%

Fca: spin-off di Comau dopo Magneti-Marelli

In casa Fca prosegue il piano di spin-off predisposto dall’ad Sergio Marchionne. Dopo Magneti Marelli, il cui scorporo avverrà probabilmente nel mese di giugno, l’anno prossimo potrebbe essere il turno di Comau, un’altra controllata della componentistica di Fiat Chrysler.

Ad annunciarlo è stato lo stesso Marchionne: “Comau è una bellissima azienda ed eventualmente potremmo considerare uno scorporo, ma non entro l’anno corrente”. Il Ceo di Fca ha poi confermato che lo spin-off di Magneti Marelli non avverrà attraverso una Ipo in Borsa: “Distribuiamo azioni gratis ai soci, senza però la quotazione come abbiamo fatto con Ferrari”.

Gli analisti ipotizzano che per Comau si seguirà lo stesso schema di Magneti Marelli. Se quest’ultima è stata valutata tra i cinque ed i sette miliardi, il valore di Comau si aggirerà sicuramente su cifre inferiori.

Nel corso del 2017, le attività della componentistica dell’universo Fca – che comprendono appunto Magneti Marelli, Comau e Teksid – hanno fatto registrare ricavi per 10,1 miliardi di euro, con un ebit di 536 milioni.

Per notizie più precise bisognerà aspettare il nuovo piano industriale, che sarà pubblicato il prossimo primo giugno. Quello che è certo è che il prossimo anno il gruppo italo-statunitense sarà atteso da importanti sfide. Come ha ricordato Marchionne, intervistato dai giornalisti a Ginevra al termine dell’assemblea di Sgs (società di certificazione svizzera di cui è presidente): “Fino alla fine del piano non succederà nulla: nel 2018 non ci saranno novità sul fronte M&A”.

A margine dell’assemblea Marchionne, che rimarrà Ceo di Ferrari anche al termine del suo mandato in Fca nella primavera del 2019, ha ribadito con fermezza che il marchio Fiat non sarà mai in vendita: “I Coreani (si parla di un interessamento della Hyundai-Kia, ndr) sono interessati a tutto, ma non abbiamo mai parlato con loro. Fiat ha un grande futuro, ma molto specializzato. Con il marchio 500 può stare in Europa”.

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