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Fca ingrana la quinta: ok Ue a nozze con Psa arriverà in anticipo

Fca in vetta al Ftse Mib in scia ai rumors che definiscono “scontato” il via libera dell’Antitrust Ue alla fusione con Psa – L’ok potrebbe arrivare entro fine anno – Deboli le borse europee a causa dell’aumento dei contagi e delle nuove restrizioni – Crolla Sap e trascina Francoforte

Fca ingrana la quinta: ok Ue a nozze con Psa arriverà in anticipo

Dopo un avvio fiacco, Fca ingrana la quinta e si piazza in vetta al Ftse Mib con un rialzo del 2,9% a 11,42 euro, toccando i massimi da febbraio 2020. A spingere gli acquisti sul colosso dell’automotive sono le indiscrezioni riportate di Bloomberg.

Citando fonti vicine al dossier, l’agenzia statunitense fa sapere che il via libera dell’Antitrust Ue alla fusione tra Fiat Chrysler e Peugeot sarebbe ormai scontato e potrebbe arrivare prima della scadenza fissata, cioè prima del 2 febbraio. Secondo Reuters la formalizzazione dell’ok di Bruxelles potrebbe arrivare addirittura entro la fine dell’anno. 

L’indiscrezione non incide solo sulla performance borsistica di Fca, ma anche su quella di Peugeot, che a Parigi viaggia in rialzo del 3,7% a 17,11 euro. 

Quella sulla fusione con Peugeot che porterà alla nascita di Stellantis non è però l’unico rumors in circolazione oggi riguardante Fca. Secondo Finanza Online, la selezione del team di management di Comau in vista dello spin-off avrebbe subito un’accelerazione e dovrebbe dunque arrivare subito dopo le nozze tra Fca e Psa. “Con lo spin-off di Comau, gli azionisti di Stellantis (ovvero gli azionisti di FCA e PSA) riceveranno azioni Comau, che saranno quotate sul mercato”, rimarcano gli esperti di Intesa Sanpaolo. Exor sarà il principale azionista. Gli esperti di Intesa valutano Comau circa 1,6 miliardi di euro.

La performance odierna di Fca spicca ancora di più se confrontata con quella delle principali Borse europee, tutte in ribasso a causa dell’aumento di contagi da Covid-19 (negli Stati Uniti e in Francia soprattutto) e dalle restrizioni introdotte nel fine settimane in Spagna e Italia. La piazza peggiore è Francoforte (-2,11%) ,nonostante l’indice Ifo sulla fiducia delle imprese abbia centrato le stime  (92,7 ad ottobre da 93,2 di settembre, in linea con le attese che prevedevano una correzione a 92,7-92,9). A pesare è soprattutto il crollo di Sap che perde oltre il 18% dopo aver tagliato le stime di vendita per il 2020 a causa dell’impatto della pandemia. In ribasso anche Parigi (-0,54%) e Londra (-0,3%). Poco sotto la parità (-0,16%) Madrid.

Le vendite colpiscono anche Milano (-0,5% a 19.189 punti) che, dopo un avvio in forte ribasso, riduce leggermente le perdite grazie all’impennata di Fca e ai rialzi di Inwit (1,37%), Leonardo (+1,07%) e Bper Banca (+1,04%). L’aumento di capitale da 802 milioni di euro della banca modenese, funzionale all’acquisto degli sportelli Ubi Banca, si è concluso con la sottoscrizione del 99,2% delle nuove azioni.

Deboli i finanziari, nonostante la conferma del rating di S&P sull’Italia, con outlook migliorato a “stabile” . Tra i titoli peggiori ci sono però Moncler (-3,24%), Nexi (2,95%), Buzzi (-2,13%), Ferrari (-2,12%). 

Parlando degli altri mercati, proseguono le difficoltà del petrolio con il prezzo del Brent che cede quasi il 2% a 40,96 dollari al barile zavorrato dai dati sul coronavirus in Usa e in Europa. In ribasso a 128 punti base lo spread tra Btp e Bund. 

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