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Fca, ecco i nuovi manager: Gorlier al posto di Altavilla

La poltrona di ceo di Magneti Marelli lasciata vacante da Gorlier sarà invece occupata da Ermanno Ferrari che entrerà anche a far parte del Group Executive Council – L’ad di Fca, Manley: “Abbiamo una visione chiara che ci permetterà di realizzare il piano quinquennale” – Titolo sugli scudi a Piazza Affari e a Wall Street – Immatricolazioni -40,3% a settembre

Fca, ecco i nuovi manager: Gorlier al posto di Altavilla

L’amministratore delegato di Fca, Mike Manley ha annunciato la nuova squadra di manager che avrà il compito di guidare il gruppo e soprattutto realizzare i propositi contenuti nel piano industriale quinquennale presentato lo scorso 1°giugno da Sergio Marchionne.

Particolarmente attesa era la nomina del successore di Alfredo Altavilla, dimessosi a fine luglio dopo che l’azienda gli aveva preferito Manley come ceo al posto di Marchionne. Il nuovo chief operating officer dell’area Emea (Europa, Medio Oriente e Africa) sarà Pietro Gorlier, 55 anni, torinese, attuale amministratore delegato della Magneti Marelli e della Mopar.

La poltrona di ceo di Magneti Marelli lasciata vacante da Gorlier sarà invece occupata da Ermanno Ferrari che entrerà anche a far parte del Group Executive Council.

Per quanto riguarda le altre nomine: Harald Wester è il nuovo coo di Maserati, Reid Bigland capo di Ram Brand, Scott Garberding Chief Manufacturing Officer a livello globale. Tim Kuniskis è stato invece nominato capo di Jeep Brand North America, ma manterrà anche il ruolo di capo di Alfa Romeo a livello Globale.  Infine Richard Schwarzwald è stato scelto come “head of Quality” a livello globale.

Nella lettera inviata ai dipendenti, Manley ha anche sottolineato le sfide che il gruppo dovrà affrontare nel prossimo futuro tra cui normative più severe, la forte concorrenza e, probabilmente, una crescita industriale più lenta a livello globale. “I prossimi cinque anni – si legge nella nota – continueranno a essere estremamente impegnativi per il nostro settore. Ciononostante, grazie al costante focus sugli obiettivi e alla capacità di adattarci con flessibilità al mutare delle circostanze, che è una delle nostre caratteristiche e qualità distintive, abbiamo una visione chiara, che ci permetterà di realizzare le nostre ambizioni quinquennali”.

A Piazza Affari il titolo Fca guadagna il 3,29% galvanizzato dal nuovo accordo sul Nafta (che riguarda anche il settore auto), ma anche dall’upgrade di Dbrs, che ha alzato il rating della società a BB (high) da BB (low), con prospettive stabili, rivedendo inoltre il recovery rating sul Senior Unsecured Debt a RR3 da RR4, anche in questo caso con prospettive stabili. Le azioni viaggiano in forte rialzo a Wall Street, dove in apertura segnano +3,63%.

Intanto, il ministero dei Trasporti comunica che Fca ha registrato a settembre un calo delle immatricolazioni pari al 40,3%, a 28.136 veicoli, contro le 47.155 dello stesso periodo dell’anno scorso. La quota di mercato del gruppo in Italia è scesa del 26,98% di agosto al 22,5% di settembre.

Nel periodo gennaio-settembre, le immatricolazione di Fca sono state 398.015.

Nel mese di settembre le vendite di Fiat sono calate del 43,18% su anno, a 18.724 unità, con una quota di mercato scesa al 14,98%, mentre quelle di Alfa Romeo sono scivolate del 63,02% a 1.605 unità, con una quota di mercato dell’1,28%.

Le immatricolazioni del brand Chrysler/Jeep/Dodge sono diminuite del 14,68% a 4.442 unità, con una quota di mercato del 3,55%, mentre quelle di Lancia sono arretrate del 27 ,72% a 3.365 unità, con una quota di mercato del 2,69%.

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