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Exxon, utile ai minimi dal 2002: torna sotto i 3 miliardi di dollari. Ko anche BP

Per la più grande società petrolifera americana si tratta del peggior risultato da 14 anni: 67 centesimi ad azione, anche se gli analisti avevano pronosticato un risultato ancora peggiore – Male anche la britannica British Petroleum, con i profitti crollati del 91% e il taglio di 7.000 posti tra 2016 e 2017.

Exxon, utile ai minimi dal 2002: torna sotto i 3 miliardi di dollari. Ko anche BP

Exxon, la più grande società petrolifera americana, paga il crollo del prezzo del petrolio: nel quarto trimestre del 2015 ha registrato profitti in calo del 58%, il peggior risultato dal 2002, anche se il declino è stato minore di quanto si attendesse Wall Street. Il gruppo di Irving, in Texas, ha messo a segno utili per 2,78 miliardi di dollari, o 67 centesimi ad azione, contro i 6,57 miliardi, o 1,56 dollari ad azione dello stesso periodo del 2015. Il consensus era fissato a 63 centesimi per azione.

Si tratta del peggiore utile registrato dal 2002 ed è la prima volta che scende sotto i 3 miliardi di dollari, sempre da quell’anno. Facendo riferimento ai ricavi sono crollati del 31% a 59,81 miliardi. Gli analisti si attendevano 51,36 miliardi dollari. Gli utili nel settore della ricerca e della produzione sono scesi a 857 milioni di dollari da 5,47 miliardi di dollari del 2014. 

Non è andata meglio al gruppo britannico British Petroleum (BP) ha registrato un crollo dei profitti (-91%) nel quarto trimestre dello scorso anno: gli utili di Bp si sono attestati a 196 milioni di dollari contro i 2,24 miliardi dello stesso periodo dell’esercizio precedente. Nonostante gli sforzi sul fronte della riduzione dei costi, il crollo delle quotazioni petrolifere mette in difficoltà la società del Regno Unito. “Continuiamo a muoverci rapidamente – ha dichiarato l’amministratore delegato Bob Dudley – per adattarci allo scenario in continua mutazione. Stiamo facendo progressi nella gestione e nella riduzione di costi e investimenti”. British Petroleum prevede un taglio di 4.000 posti di lavoro nel 2016 e di altri 3.000 a partire da fine 2017. Nonostante la conferma del dividendo a dieci centesimi per azione il mercato punisce il titolo Bp con un ribasso di circa il 7% alla Borsa di Londra. 

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