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Expo 2015, viaggio nei nove cluster: ecco le novità

Una delle novità dell’Expo milanese, che sarà augurato fra due settimane, è il raggruppamento dei Paesi in Cluster, ovvero non secondo criteri geografici ma secondo identità tematiche e filiere alimentari – Dal riso alle spezie, passando per caffè, cioccolato e cacao, frutta e legumi e cereali e tuberi.

Expo 2015, viaggio nei nove cluster: ecco le novità

Mancano 15 giorni alla inaugurazione dell’Expo 2015 di Milano dedicata al tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” (1° maggio – 31 ottobre). Lo scorso 19 febbraio abbiamo delineato il profilo generale di questo evento straordinario; il 1° marzo con Accenture, il 6 marzo con Enel e FCA-CHN, l’11 marzo con Intesa San Paolo e il 16 marzo con Tim, Finmeccanica e Samsung abbiamo presentato i contributi, essenziali al buon esito della manifestazione, che stanno offrendo gli otto official global partner di Expo 2015: il 21 marzo abbiamo illustrato la presenza cinese; il 31 marzo gli altri spazi Corporate: Federalimentare, Kip International School, New Holland Agriculture, e Coca Cola; il 4 aprile il padiglione francese, il 10 aprile alla ricadute di Expo sul mercato dell’auto e sul contributo di FCA alla mobilità sostenibile nella manifestazione.

Oggi presentiamo i Cluster, una delle novità di Expo Milano 2015: per la prima volta i Paesi non vengono raggruppati in padiglioni collettivi secondo criteri geografici, ma secondo identità tematiche e filiere alimentari. Per uno spazio standard (250 metri quadri su due piani) il costo dell’affitto è di 290 mila euro. Comprendendo anche i costi degli arredi e operativi si arriva a 865 mila euro. Un importo sostenibile anche per i paesi più piccoli che in più, in alcuni casi, possono godere di ulteriori sconti e facilitazioni. Per i Paesi che lo hanno richiesto sono disponibili anche soluzioni doppie, triple e quadruple, con un costo complessivo massimo per quest’ultima soluzione di 3.630.000 euro di cui 1.180.000 di affitto. I Cluster sono caratterizzati da aree comuni, che sviluppano attraverso spazi funzionali (mercato, mostra, eventi, degustazioni) la filiera alimentare.

RISO

Su un’area totale di 3.546 metri quadri, il Cluster rappresenta una risaia “in miniatura” dove una mostra a carattere botanico presenta aree coltivate con diverse tipologie di riso. Nello spazio comune, chioschi per la distribuzione del riso e tra le vasche che mimano le risaie, si svolge un gioco interattivo rivolto a tutti i visitatori. Il riso è l’alimento base per quasi tre miliardi di persone, circa la metà della popolazione mondiale. Grazie alla sua adattabilità, può crescere praticamente ovunque e può essere portato in diverse parti del mondo. Partecipano al Cluster Riso, Bangladesh, Cambogia, Sierra Leone, Myanmar, Repubblica Democratica Popolare Laos.

CACAO E CIOCCOLATO

L’impressione è quella di entrare in una giungla. Nello spazio comune, una serie di pali di diverse altezze e forme sono la metafora degli alberi sotto i quali il cacao cresce. Su un’area totale di 3.546 metri quadri, disegni, icone e immagini su pannelli rappresentano la storia del cacao: dalla coltivazione alla lavorazione, dalla distribuzione al trasporto. Il Cluster è attraversato da un percorso principale che collega l’area riservata alla degustazione e al relax all’area eventi e a quella dedicata alle performance gastronomiche. Il cacao viene coltivato da millenni da molte popolazioni precolombiane e ha avuto un ruolo centrale nell’alimentazione e nella cultura dei Maya e degli Aztechi. Più di trenta Paesi in via di sviluppo lo producono e per la loro economia rappresenta la principale fonte di guadagno. Partecipano al Cluster del Cacao e del Cioccolato Camerun, Costa d’Avorio, Cuba, Gabon, Ghana, Sao Tomé Principe.

CAFFE’

L’architettura degli spazi richiama i rami più alti degli alberi all’ombra dei quali crescono le piante di caffè, mentre i padiglioni sono una metafora dei loro tronchi. Il Cluster del Caffè è curato da illycaffè, official coffee partner di EXPO 2015 che porta in questo progetto le conoscenze, l’esperienza e le relazioni maturate in oltre ottant’anni di storia. Creato in accordo con l’International Coffee Organization (ICO), il padiglione racconta il passato, il presente e il futuro del caffè nelle sue tre dimensioni: il prodotto e il suo percorso dal chicco alla tazzina; la creatività, l’arte e la cultura che si sviluppano attorno alla tazzina di caffè; le storie e le tradizioni dei Paesi coltivatori e di quelli consumatori. Su un’area totale di 4.427 metri quadri il Cluster offre un percorso espositivo in cinque stazioni: le serre, il trasporto, la tostatura, il bar, la zona incontro. L’itinerario inizia nello spazio verde allestito con piante di caffè, teatro della mostra fotografica di Sebastião Salgado. La coltivazione, la trasformazione, il commercio, il trasporto e la commercializzazione del caffè danno lavoro a centinaia di milioni di persone in tutto il mondo. Nell’economia mondiale il caffè è secondo per valore solo al petrolio come fonte di valuta estera per i Paesi produttori. Partecipano al Cluster Caffè, Burundi, El Salvador, Kenya, Ruanda, Uganda, Yemen, Etiopia, Guatemala, Repubblica Dominicana.

FRUTTA E LEGUMI

Gli spazi, i prodotti dei Paesi e le strutture architettoniche creano passaggi e giochi di luce e ombra dando al visitatore la sensazione di trovarsi in un bosco coltivato. Su un’area totale di 3.705 metri quadri, vi sono aree coltivate con diverse piante da frutto. Intorno a una piazza centrale, il visitatore può partecipare agli eventi e seguire gli allestimenti tematici. Al termine della visita si possono conoscere e acquistare i prodotti nel mercato, che si trova come elemento di unione tra questo Cluster e quello delle Spezie. Frutta e Legumi si consumano da sempre. Profondamente radicati nelle culture di tutto il mondo, sono diventati ovunque oggetto di miti, leggende, tradizioni. Le colture di legumi rappresentano il maggior sostentamento nei Paesi in via di sviluppo. Per la loro centralità in agricoltura e il loro apporto calorico, i legumi sono la coltura ideale per ridurre la povertà e la fame, migliorando le condizioni di salute e di nutrizione. Partecipano al Cluster Frutta e Legumi Benini, Gambia, Guinea, Guinea equatoriale, Kyrgystan, Repubblica Democratica del Congo, Uzbekistan, Zambia.

SPEZIE

Seguire le rotte delle spezie attraversando continenti, terre e mari. sentire il loro profumo, pensarle come ingrediente in cucina, rimedio medico o prodotto di cosmesi: tutto questo è l’obiettivo del Cluster delle Spezie. Su un’area totale di 3.702 metri quadri, l’allestimento espone le mappe che hanno guidato gli esploratori alla scoperta del mondo e alla ricerca delle spezie, suggerendo un viaggio tra le culture che include degustazioni, installazioni ed eventi. Nell’ultimo decennio, la produzione annuale di spezie è cresciuta del 4,3%, mentre il commercio ha avuto un rialzo medio del 5,8% annuo. Consumatori più esigenti, abitudini alimentari più salutari, l’aumento dei guadagni e la globalizzazione favoriranno nei prossimi anni un nuovo incremento nel loro commercio. Partecipano al Cluster delle Spezie Afghanistan, Brunei Darussalam, Repubblica Unita della Tanzania, Vanuatu.

CEREALI E TUBERI

Sono i frutti della terra più noti e diffusi al mondo, ma pochi conoscono la lunga filiera produttiva dietro a Cereali e Tuberi. Il padiglione accompagna il visitatore in un insieme di colori, superfici, profumi e suggestioni che rimandano alla loro coltivazione. Un percorso che scorre attraverso gli stand dei vari Paesi e sfocia in un grande spazio coperto che ospita gli eventi e l’offerta ristorativa. Su un’Area totale di 3.820 metri quadri, il progetto architettonico richiama, nella sua copertura, la forma di un grande camino che ospita un’area eventi e un’area dedicata alla distribuzione di piatti a tema. Al termine della visita si possono gustare piatti tipici dei Paesi che appartengono al Cluster e partecipare alle attività proposte. I cereali sono alla base della dieta della maggioranza della popolazione mondiale. Nonostante ne esistano oltre diecimila varietà diverse, solo poche continuano a essere coltivate. Molte di queste colture potrebbero contribuire a incrementare, in modo sostenibile, la fertilità di terreni marginali non adatti alla coltivazione di mais, riso e grano e rispondere così all’aumento della domanda di cibo nei prossimi decenni. Partecipano al Cluster dei Cereali e Tuberi Bolivia, Congo, Haiti, Mozambico, Togo, Zimbawe.

BIO-MEDITERRANEO

Official Partner di Expo Milano 2015 per il Cluster Bio-Mediterraneo è la Regione Siciliana. Il progetto è ispirato all’immagine della città del Mediterraneo e si sviluppa attorno a una grande piazza semicoperta che ospita quattro strutture dedicate alla distribuzione di prodotti tipici di quest’area geografica. Su un’area totale di 7.304 metri quadri, lo spazio colorato che tiene insieme, come isole, i padiglioni dei singoli Paesi rimanda all’immagine del mar Mediterraneo. Nella zona centrale del Cluster, le cucine all’aperto della tradizione offrono una selezione di prodotti tipici della cucina mediterranea: l’olio d’oliva, il pane, il vino. Una mostra-racconto sul tema integra tre elementi come parti di un’unica storia: immagini, letteratura, cinema. Il mar Mediterraneo è un crogiolo di popoli, una regione dove storie, società e ambienti naturali si fondono. Le caratteristiche principali della dieta mediterranea, che ha resistito alla modernità, sono la quantità di tempo trascorsa a tavola e i tanti rituali di convivio. Ancora oggi, gli abitanti del bacino mediterraneo spendono più tempo nel preparare e nel consumare i cibi di qualsiasi altro popolo. Partecipano al Cluster Albania, Algeria, Egitto, Grecia, Libano, Malta. Montenergo, San Marino, Serbia, Tunisia.

ISOLE, MARE E CIBO

Lo scroscio dell’acqua, lo scricchiolio della ghiaia, il battere sul legno accompagnano il visitatore in tutta la visita restituendo l’armonia che caratterizza queste terre. Su un’area totale di 2.535 metri quadri, una grande copertura in bambù sovrasta e unisce i due padiglioni che ospitano i Paesi Partecipanti, accogliendo i visitatori in un ambiente unico per colori e atmosfera. Frasi d’ autore – da Omero a Conrad, da Cristoforo Colombo a Darwin e Melville – costellano le pareti esterne dei padiglioni, evocando suggestioni di isole, mari, viaggi. Al termine del percorso, il visitatore si trova davanti all’area ristorativa e all’area eventi, un cubo in cui vengono proiettate immagini sottomarine. Piccole, lontane, diverse tra loro, le isole hanno in comune le preoccupazioni legata al cambiamento climatico globale: aumento delle inondazioni costiere, salinità del suolo, erosione, cambiamento nelle precipitazioni che mettono a rischio questi “ultimi paradisi”. Partecipano al Cluster Isole, mare e cibo Barbados, Belize, Capo Verde, Comore, Comunità caraibica, Dominica, Grenada, Guinea Bissau, Guyana, Madagascar, Maldive, Saint Lucia, Saint Vincent e Grenadine, Suriname.

ZONE ARIDE

La tempesta di sabbia nel deserto inspira il design del Cluster. E’ il simbolo della difficoltà di vivere e sfruttare il territorio delle zone aride dove, tuttavia, esistono ancora risorse vitali nascoste. Su un’area totale di 4.030 metri quadri, il visitatore del Cluster incontra un’oasi con una fontana d’acqua nello spazio comune dove può assistere a eventi e performance e approfondire la conoscenza delle caratteristiche delle zone aride, le loro problematiche e le loro risorse. All’estremità del Cluster si trova il mercato, dove è possibile acquistare e gustare i frutti che incredibilmente queste terre riescono a produrre. Un quinto della popolazione abita in aree caratterizzate dalla scarsità d’acqua. Diverse soluzioni sono state promosse e utilizzate come approccio alla gestione integrata delle risorse idriche: dalla raccolta delle acque piovane alla conservazione dell’acqua del terreno, al recupero di tecniche tradizionali di coltivazione. Partecipano al Cluster Zone Aride, Eritrea, Gibuti, Mauritania, Mali, Palestina, Senegal, Somalia, Giordania.

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