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Eurozona, manifattura rallenta la caduta: indice Pmi maggio risale a 48,3 punti

L’attuale periodo di contrazione è ormai arrivato a ventidue mesi consecutivi – In Germania (49,4 punti) si è registrato il tasso di declino più lento dallo scorso febbraio – Hanno rallentato anche le contrazioni in Francia (46,4 punti) e Italia (47,3) – Fuori dall’area valutaria torna a crescere la Gran Bretagna (51,3).

Eurozona, manifattura rallenta la caduta: indice Pmi maggio risale a 48,3 punti

A maggio l’indice Pmi manifatturiero dell’Eurozona è salito a quota 48,3 punti, dai 46,7 di aprile. Lo ha reso noto Markit. Il valore è superiore alle previsioni (47,8 punti) e segna il livello più alto degli ultimi 15 mesi, ma rimane comunque sotto la soglia dei 50 punti, che marca il confine fra espansione e contrazione. Il calo sta quindi rallentando, ma le condizioni operative continuano a peggiorare e l’attuale periodo di contrazione è ormai arrivato a ventidue mesi consecutivi.

Tutti gli indici Pmi dei singoli Paesi hanno indicato a maggio una contrazione, ma in Germania (49,4 punti) si è registrato il tasso di declino più lento dallo scorso febbraio, soprattutto grazie alla produzione e ai nuovi ordini, che sono aumentati per la prima volta in tre mesi.  

La variazione più significativa è stata però quella della Spagna, dove l’indice Pmi è aumentato al tasso più veloce mai registrato, raggiungendo il valore più alto degli ultimi due anni (48,1 punti). Hanno rallentato anche le contrazioni in Francia (46,4 punti) e Italia (47,3), registrando i valori migliori rispettivamente degli ultimi 13 e quattro mesi.

Quanto alla Gran Bretagna, il settore manifatturiero è cresciuto al livello più alto da oltre un anno, grazie a una forte crescita dei nuovi ordini, che ha portato l’indice Pmi a quota 51,3, oltre un punto sopra il consensus di 50,2.

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