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Eurolega: riscatto Milano con l’Efes, ma la qualificazione è ancora lontana

L’Olimpia, nonostante l’assenza di capitan Gentile fermato da un infortunio, vince in volata sui turchi dell’Efes, tenendo vive le proprie possibilità di passaggio del girone – La situazione del gruppo, però, rimane complicatissima per Milano.

Eurolega: riscatto Milano con l’Efes, ma la qualificazione è ancora lontana

Proprio quando Milano sembrava essere arrivata al momento di dover dire già addio a questa edizione di Eurolega, ecco che l’Olimpia, senza Alessandro Gentile, tira fuori una prestazione tutta grinta e orgoglio, batte al Forum i turchi dell’Efes 88-84 e tiene ancora viva una speranza di passaggio del girone, anche se la situazione rimane estremamente complicata (il successo del Cedevita arrivato sul campo del Limoges in questo senso non aiuta).

Probabilmente non servirà ad evitare un’uscita anzitempo dall’Eurolega, cosa che non accade dalla stagione 2012-2013 (curiosamente anche in quel caso nel girone erano presenti l’Efes, l’Olympiakos e il Cedevita), ma una vittoria ottenuta così può fare solo bene a un gruppo ancora alla ricerca di determinate certezze, con diversi elementi finiti al centro delle critiche nelle ultime settimane. Vittoria arrivata addirittura senza capitan Gentile (oltre a Macvan), fermato qualche ora prima da un fastidio muscolare e in forse anche per il derby con Cantù, il trascinatore di questa squadra capace di esaltarsi in serate così, e invece questa volta senza di lui tutti gli altri sono sembrati sentirsi più responsabilizzati e mai come in questo caso è stato un successo veramente di squadra.

Un successo che mette fine alla striscia di 5 ko consecutivi, iniziata con la gara d’andata, e cambia un minimo faccia ad un cammino fin qui negativissimo, ma che alla fine potrebbe far aumentare i rimpianti ripensando a incontri come quello a Limoges e, soprattutto, in casa con il Cedevita, le due squadre sulla carta abbordabili del gruppo, ma con i croati che al momento estrometterebbero Milano dalle Top 16.

A tre giornate dal termine la situazione è questa: comanda l’Olympiakos (6-1), poi seguono appaiati il Laboral Kutxa e il sorprendente Cedevita (4-3), il quarto posto al momento è nelle mani dell’Efes (3-4), chiudono Milano e il Limoges (2-5). Detto dell’Olympiakos già qualificato e con gli spagnoli del Laboral che con ogni probabilità staccheranno il pass nel prossimo turno quando riceveranno il Limoges, per le altre quattro la lotta è ancora aperta, con i croati del Cedevita che hanno dalla loro il vantaggio in classifica, l’Efes, a cui il passo falso del Forum ha complicato non poco i piani e con davanti un calendario non semplicissimo, ma che restano la squadra più forte del quartetto, i francesi del Limoges con speranze vicine allo zero e poi Milano, che deve giocarsi le sue carte fino in fondo. Il primo impegno, però, è di quelli proibitivi, giovedì prossimo sul parquet di Atene contro l’Olympiakos, poi ci sarà lo scontro diretto con il Cedevita a Zagabria (ma il -9 subito al Forum pesa come un macigno) e infine quella che dovrebbe essere un’agevole chiusura in casa contro il Limoges.

Fare calcoli è abbastanza complicato e le variabili sono ancora molte, quel che è certo è che l’EA7 come minimo deve assolutamente portare a casa due vittorie (realisticamente con Cedevita e Limoges) e decisivo per le sorti del girone sarà il risultato di settimana prossima tra i croati e l’Efes a Zagabria, con le speranze meneghine che dovrebbero pendere sulla formazione turca. Infatti in caso di sconfitta dell’Efes, il Cedevita sarebbe irraggiungibile e l’Olimpia sarebbe costretta a fare la corsa sulla squadra d’Istanbul, che però ha dalla sua la differenza canestri negli scontri diretti e quindi verrebbe scavalcata solo in caso di triplice ko nelle ultime tre gare. In caso contrario (successo dell’Efes in Croazia), Gentile e compagni sarebbero obbligati ad imporsi di più di nove punti di scarto sul campo del Cedevita e sperare che nell’ultimo turno il Lanboral Kutxa completi l’opera. Insomma, al momento la strada verso una clamorosa rimonta è a dir poco impervia, certo è che un’impresa fra una settimana al Pireo cambierebbe di colpo tutte le prospettive, presenti e future.     

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