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Euro e banche pagano il no di Cipro al prelievo sui conti correnti. Ma Milano stamani rimbalza

Il Parlamento cipriota boccia il piano di salvataggio europeo e la situazione si arroventa – Ma stamani Milano rimbalza – Oggi a Bruxelles si cerca un compromesso ma la Germania non arretra – Nell’isola le banche restano chiuse – Intanto la Cina vola e l’immobiliare Usa riparte – Oggi parla Bernanke – Bpm fa pulizia e avvia la trasformazione in spa

Euro e banche pagano il no di Cipro al prelievo sui conti correnti. Ma Milano stamani rimbalza

“Ci dispiace. Ma abbiamo preso le giuste precauzioni per evitare conseguenze per il resto dell’Eurozona”. Il no del Parlamento cipriota (39 no contro 19 sì e 3 astenuti) al piano di salvataggio che prevede il prelievo forzoso sui conti correnti bancari non smuove il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaueble. Si annuncia così un braccio di ferro che terrà banco per l’intera seduta. Rappresentanti ciprioti sono a Mosca per chiedere il sostegno di Putin: Gazprom potrebbe rilevare il controllo della Laiki, la seconda banca dell’isola. Intanto a Bruxelles si cerca un compromesso per salvare l’accordo raggiunto nella notte tra venerdì e sabato. Ma la Germania, dice un membro della trojka al Financial Times “finora non è arretrata di un millimetro”. 

Intanto l’euro scivola sui mercati asiatici ai minimi da sei mesi a quota 1,2882. I timori degli operatori valutari sono legati all’eventuale quelli che una eventuale uscita di Cipro dell’euro con un conseguente indebolimento della moneta unica. Uno scenario a cui si assocerebbe, secondo i trader, un allargamento degli spread periferici, e un ulteriore calo dell’euro. La Bce ha confermato ieri sera il suo impegno a fornire liquidità al sistema bancario di Cipro, “come necessario entro le norme già previste”. Le banche, intanto restano chiuse. 

I LISTINI

Ferma la Borsa di Tokyo, le attenzioni degli operatori si concentrano sul forte rialzo di Shanghai +2,1%. A favorire il rally le previsioni di Tom De Mark, il guru dell’analisi tecnica, che, dopo aver previsto la correzione al ribasso di dicembre, ha affermato che il listino è ora pronto per un robusto rally. A New York la sindrome Cipro ha annullato l’effetto delle ottime notizie in arrivo dall’immobiliare: le vendite di nuove case e l’apertura dei cantieri sono ai massimi da cinque anni, una buona notizia che non dovrebbe però spingere il comitato monetario della Fed, in riunione da ieri, a modificar la politica monetaria. In serata il consueto comunicato e la conferenza stampa di Ben Bernanke. 

 Al termine della seduta il Dow Jones guadagna lo 0,03%, lo Standard & Poor’s 500 cede lo 0,24%, il Nasdaq lo 0,26%. Esce intanto dal listino il titolo del Nyse. La società, compresa Euronext, è stata assorbita dalla capogruppo Ice Group che la sostituirà nell’indice. Ma la Borsa “fisica” continuerà a chiamarsi New York Stock Exchange. L’effetto Cipro ha colpito in maniera ben più pesante l’Eurozona. La Borsa di Milano è scesa dell’1,59%. Forte arretramento anche dei titoli di Stato: il rendimento del Btp a 10 anni è salito al 4,72%, lo spread con il Bund è schizzato a quota 337 (+15 punti base). Londra ha perso lo 0,2%, Parigi -1,3%, Francoforte -0,7%.

BANCHE SOTTO TIRO 

Nei mercati azionari europei il settore bancario ha perso il 2,4%, automotive-1,9%, assicurazioni -1%. Dietro al peggioramento degli spread e delle banche c’è anche l’avvertimento arrivato nel pomeriggio dall’Eba, l’Autorità ha detto che le grandi banche europee, per rispettare le regole di Basilea 3, dovrebbero rafforzare i mezzi propri di altri 112,4 miliardi di euro. Immediata la reazione di Piazza Affari: Unicredit -4%,Intesa -2,8%, Mediobanca -4,85%, MontePaschi -1,9%, Banco Popolare -3,7%. 

Continua la pulizia in casa Bpm – 4,18%. L’istituto ha registrato nel 2012 una perdita di 429,7 milioni di euro (614,3 milioni nel precedente esercizio). I proventi operativi hanno raggiunto 1.549,7 milioni, in crescita del 14,6%, con un margine di interesse di 859 milioni(+4,2%). I Le rettifiche su crediti hanno totalizzato 566,3 milioni (da 483 milioni nel 2011). Il consiglio di Gestione ha anche approvato le linee guida del progetto oer trasformare la cooperativa in “spa innovativa”: sarà prevista la compartecipazione dei dipendenti ai risultati e la costituzione di una fondazione Onlus cui sarà riservato il diritto di nominare 3 membri in Cda.

Il comitato nomine di Mediobanca si riunirà venerdì 22 marzo per formalizzare la lista dei candidati da presentare per il rinnovo del consiglio di amministrazione di Generali -2,2%. In calo anche Fondiaria Sai -3,3%, Unipol -4,5%. Gli ultimi dati sulle vendite di auto in Europa non sono buoni e Fiat ha perso l’1,2%. Il compenso di Sergio Marchionne per il 2012 è stato di 7,4 milioni, il 50 per cento in più del 2011 (5 milioni). 

In ribasso Finmeccanica -3%. Dopo il forte rialzo di ieri, StM ha chiuso positiva anche oggi (+1%). Debole Eni -1,4% ed anche Enel – 0,6%. Telecom Italia ha chiuso in parità dopo una mattinata in rialzo. 

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