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Eurizon brinda con i Pir e macina utili

La società di gestione di Intesa Sanpaolo chiude il primo trimestre 2017 con un aumento del patrimonio gestito e una raccolta superiore a 5 miliardi. Con Eurizon Progetto Italia raccolti 800 milioni dal 28 febbraio. L’Ad Tommaso Corcos sottolinea il “posizionamento sul mercato sempre più incisivo”.

Eurizon brinda con i Pir e macina utili

Eurizon, la società di gestione del risparmio del Gruppo Intesa Sanpaolo, specializzata nella gestione di prodotti e servizi per la clientela retail e istituzionale, chiude il primo trimestre 2017 con dati in crescita per tutti i principali indicatori finanziari. Lo comunica il gruppo che ha rinnovato l’immagine e il logo e ha raggiunto un patrimonio gestito, a fine marzo, di 295,4 miliardi di euro, (+2% su fine 2016). 

L’utile netto consolidato (compreso l’utile di pertinenza di terzi) nel trimestre è di 118,2 milioni, in aumento del 28,5% rispetto allo stesso periodo del 2016. Il margine da commissioni raggiunge i 156,8 milioni, con una crescita del 24,5% rispetto al primo trimestre dell’anno precedente.

“Siamo molto soddisfatti dei risultati conseguiti in questo primo trimestre, che testimoniano il rafforzamento del trend di crescita e un posizionamento sul mercato sempre più incisivo”, afferma Tommaso Corcos, Amministratore Delegato di Eurizon.

I flussi netti nel periodo superano i 5 miliardi e sono determinati principalmente dai fondi comuni che, con 4,5 miliardi, rappresentano circa il 30% della raccolta sui fondi aperti dell’industria italiana secondo i dati Assogestioni a fine marzo 2017. Le categorie di fondi che contribuiscono a questo importante risultato sono principalmente flessibili e obbligazionari, rispettivamente con 2,5 e 2,2 miliardi di euro di entrate nette nel periodo.

A fine marzo il patrimonio complessivo di Eurizon si attesta sui 373 miliardi di euro, comprensivo dei 78 miliardi di euro di Penghua in Cina.

Per quanto riguarda le controllate europee, il patrimonio di Eurizon SLJ Capital LTD si conferma a circa 8,2 miliardi di euro, tra mandati di gestione e servizi di advisory, mentre l’HUB sui Paesi dell’Est Europa raggiunge i 3,57 miliardi di euro, grazie soprattutto al contributo di VUB AM e PBZ Invest.

Nel trimestre, ricorda infine Eurizon,  sono stati lanciati complessivamente 26 nuovi prodotti: 22 fondi di diritto italiano e 4 comparti lussemburghesi, destinati sia alla clientela istituzionale, sia al mondo retail.

Uno sguardo particolare meritano i primi  Pir lanciati a febbraio, Eurizon Progetto Italia, che hanno registrato “da subito un forte interesse da parte degli investitori”. A inizio maggio, afferma il comunicato di Eurizon,  sono stati raccolti circa 800 milioni di euro, di cui oltre 500 sui fondi PIR provenienti dalla clientela retail e per la parte restante nell’ambito di mandati ricevuti da clientela istituzionale.

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