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Enrico Salza: “Tinexta diventerà leader europeo”

INTERVISTA A ENRICO SALZA, Presidente di Tinexta,la società high-tech che festeggia i suoi 10 anni dopo un rialzo in Borsa del 90%- “Adesso puntiamo al primato in Europa nel Trust Service Provider” – “Alla mia età che cosa posso fare se non lavorare?”

Enrico Salza: “Tinexta diventerà leader europeo”

“La realtà è che non sono capace di fare altro. Alla mia età che cosa posso fare se non lavorare?” sorride soddisfatto Enrico Salza alla vigilia del decimo anniversario della nascita di Tinexta, già nota come Tecnoinvestimenti, l’ultima (per ora) impresa nata dal suo talento di imprenditore e di banchiere, da sempre capace di “vederci lungo” concentrato com’è, a 82 anni, sul futuro. “Ho fatto un patto con mia moglie – confessa – mi diverto ancora qualche anno, diciamo sei. Poi vedremo”. Intanto, per il compleanno della sua “creatura” ha promosso a Venezia, la città maggiormente amata da Salza, ovviamente dopo Torino, un dibattito su “Fare impresa nel proprio tempo, immaginando il futuro”.

Ma le giornate veneziane saranno l’occasione per fare il punto sul cammino percorso da Tinexta dall’ottobre 2009, da quando Salza, presidente della holding di controllo posseduta dalle principali Camere di Commercio, riuscì a convincere i soci a mettere assieme le forze nel campo della business information.

Fu un’impresa difficile, Salza?

“No, non è stato difficile ottenere questo risultato, perché nel corso degli anni ho saputo costruire consenso attorno alle mie proposte. Anche perché – aggiunge scherzando – i miei colleghi avevano troppa paura del mio cattivo carattere per osare a dirmi di no”.

Scherza, ma non troppo, visto che aggiunge...

“Nel corso degli anni ho capito che per centrare gli obiettivi è assai più efficace essere temuto che amato”.

Ma, al di là del carisma dell’ex presidente di Intesa Sanpaolo, cipiglio da duro che racchiude un cuore generoso, a favorire il decollo di Tinexta stata la validità della business-idea iniziale: creare un supporto per aiutare le imprese, specie piccole e medie imprese, ad affrontare un mercato in cui l’innovazione non solo digitale gioca un ruolo sempre più importante. E le camere di commercio come hanno risposto?

“Torino, ovviamente, mi ha detto subito di sì – ricorda Salza – assieme a Milano che si è poi rafforzata con l’unione con Monza. L’accordo ha riguardato anche Firenze, Bologna, Alessandria e a Padova. Ma sono riuscito a coinvolgere nell’impresa anche Roma, impresa non sempre facile”.

E con questa compagnia che ha preso il via una società solidamente inserita all’inizio nell’area pubblica ma con una spiccata vocazione di mercato?

“Sì, fin dall’inizio delle attività il nostro obiettivo è stato di rispondere alle esigenze del mercato e di adeguarci alle sue regole. Oggi tutta la nostra attività si svolge in settori aperti al mercato e alla concorrenza. E in questi anni ci siamo affermati come una delle migliori società quotate in Borsa. Siamo entrati nel 2014 nell’Aim, il mercato di Borsa italiana dedicato alle piccole e medie imprese – ricorda il presidente – con un aumento di capitale di 22,8 milioni di euro accompagnato da un’offerta al pubblico delle nuove azioni a 3,40 euro”.

E adesso?

”Nel 2016 la società è passata, dopo un nuovo aumento di capitale, al segmento Star di Piazza Affari. E ora la quotazione è arrivata a 12 euro con un incremento che da inizio anno è superiore al 90%. Con una governance che prevede sette consiglieri indipendenti su undici”.

A che si deve questo successo?

“Il risultato finanziario è lo specchio del percorso di questi dieci anni in cui Tinexta si è trasformata in un Gruppo integrato di servizi ad alto valore aggiunto rivolti alle imprese, banche e professionisti, ponendo solide basi per confermare nel prossimo triennio la posizione di leadership raggiunta in Italia e crescere in Europa dove puntiamo, attraverso operazioni di M&A, alla leadership nel Digital Trust”.

Insomma, l’Italia comincia ad andare stretta.

“Nel 2018 tramite Infocert, che è stata la nostra prima acquisizione, oggi è leader italiano nei servizi di digitalizzazione, abbiamo preso il controllo di Camerfirma, l’autorità di Certificazione digitale spagnola. In settembre, sempre attraverso InfoCert, viene siglato un accordo per l’acquisizione del 50% di LuxTrust, l’azienda leader nel Digital Trust in Lussemburgo. Vi faccio notare una cosa”.

Cioè?

“Siamo stati i primi italiani a sbarcare in maggioranza in quel mercato. Oggi la joint venture tra InfoCert e Lux Trust e il controllo di Camerfirma costituisce un passo fondamentale verso l’obiettivo di creare il leader pan-europeo nel settore del Trust Service Provider, un traguardo che possiamo raggiungere anche perché anche stavolta, come spesso mi è accaduto, dispongo di una grande squadra, a partire dall’amministratore delegato Pier Andrea Chevallard, uno degli artefici del nostro successo. È stato lui che mi ha convinto che ci voleva un nome e un marchio capaci di parlare in tutte le lingue, simbolici ed efficaci. Tinexta associa a una estetica accattivante un senso di dinamismo. È un marchio che guarda in avanti”.

Così come l’azienda che, forte di un modello di business articolato su servizi/prodotti di digital marketing, digital transformation e cyber security, ha le carte in regola per centrare gli obiettivi fissati per il 2019: 250 milioni di Ricavi ed EBITDA tra i 68 e 70 milioni di euro. In attesa di nuovi primati.

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