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Energia: Usa e Uk annunciano embargo su petrolio e gas russi mentre la Ue pensa a un eurobond

L’Europa si appresta a lanciare un eurobond per difesa ed energia e ridurre la nostra dipendenza da Mosca mentre Biden ha annunciato l’embargo su gas e petrolio russo, condiviso anche da Uk

Energia: Usa e Uk annunciano embargo su petrolio e gas russi mentre la Ue pensa a un eurobond

La controffensiva a Putin si gioca di nuovo sul piano economico.
Da una parte il presidente Usa Joe Biden annuncia l’embargo degli Stati Uniti sul petrolio, il gas ed il carbone provenienti da Mosca, condiviso anche dal Regno Unito di Boris Johnson, mentre l’Unione europea – che si è dissociata dalla posizione Usa – sta pensando di emettere un nuovo mega bond europeo – pur non confermando per ora la notizia- per sostenere le spese per l’energia e per la difesa e pianifica la riduzione della dipendenza dalla Russia. Infine l’Agenzia internazionale per l’energia si prepara a immettere sul mercato grandi quantitativi di scorte petrolio.

Ue: dipendenza dal gas russo ridotta di 2/3 entro quest’anno

La Commissione europea ha pubblicato i piani per ridurre la dipendenza della Ue dal gas russo di due terzi quest’anno e porre fine alla necessità di attingere alle forniture russe “ben prima del 2030“.
L’organo esecutivo della Ue ha detto che raggiungerà questo obiettivo passando a forniture alternative ed espandendo le energie pulite più rapidamente nell’ambito dei piani, la cui implementazione sarà principalmente responsabilità dei governi dei singoli Stati membri.

La Commissione ha detto che il gas e il gas naturale liquefatto di Paesi come gli Stati Uniti e il Qatar potrebbero quest’anno sostituire oltre un terzo — 60 miliardi di metri cubi — dei 155 miliardi di metri cubi che l’Europa riceve ogni anno dalla Russia. A contribuire a questo passaggio entro il 2030 potrebbe essere anche un incremento dell’uso di biometano e idrogeno.

Nuovi progetti che impiegano energia eolica e solare potrebbero sostituire 20 miliardi di metri cubi della domanda di gas quest’anno, mentre triplicare la capacità entro il 2030, aggiungendo 480GW di energia eolica e 420GW di energia solare, potrebbe far risparmiare 170 miliardi di metri cubi l’anno.

Abbassare i termostati di 1°C contribuirebbe a far risparmiare altri 10 miliardi di metri cubi quest’anno, mentre sostituire le caldaie a gas con 30 milioni di pompe di calore entro il 2030 consentirebbe di risparmiare altri 35 miliardi di metri cubi, ha aggiunto la Commissione.

Bond sarà di ammontare monster, del tipo Sure

Nell’Unione europea non tutti i paesi concordano sull’opportunità di bandire le forniture energetiche dalla Russia e gli Usa hanno quindi deciso di procedere con una mossa unilaterale.
Il bond dell’unione europea ipotizzato da alcune fonti di mercato – il cui ammontare verrà distribuito a tutti i suoi 27 paesi- avrà molto probabilmente la struttura del tipo “SURE” (Support to mitigate Unemployment Risks in an Emergency), già adottato dall’Unione europea.
Sarà di un ammontare “monster” dicono alcuni dei primary delaer e sarà annunciato probabilmente in occasione del vertice di Versailles.

Gentiloni vede investimenti addizionali per oltre 650 miliardi

Paolo Gentiloni, Commissario EU per l’Economia ha detto ieri che si sta lavorando “in vista del vertice di Versailles per quantificare il bisogno di investimenti addizionali: 650 miliardi l’anno solo per la transizione ecologica e digitale, alcune decine di miliardi per quelli nella Difesa”
Il precedente programma Sure era stato annunciato circa un anno fa per l’ammortare di 1800 miliardi di euro.

Buona reazione dei mercati, ma bond peserà ancora su debito

Oggi lo spread fra Btp e Bund si è ridotto di 10 punti base a quota 150 dopo la notizia, mentre l’Euro si è rafforzato sul dollaro e le Borse europee hanno immediatamente ripreso a correre.
“Certamente l’emissione di un nuovo bond porta beneficio nel breve e medio termien” dice un analista. “Invece porta pesantezza nel lungo periodo perché andrà a pesare anch’esso sul debito dei paesi”.
La Commissione euroepa ha già in essere anche lo strumento del NextGenerationEU per la ripresa del valore di circa 800 miliardi di euro “per sostenere la ripresa dell’Europa dalla pandemia di coronavirus e contribuire a costruire un’Europa più verde, più digitale e più resiliente” e da reperire sui mercati dei capitali entro la fine del 2026.

Aie rilascerà a breve “tutto il petrolio necessario”

D’altro canto oggi i paesi membri dell’Agenzia internazionale per l’energia (Aie) hanno deciso di rilasciare a breve ulteriori quantitativi di scorte di petrolio per far fronte all’impennata dei prezzi dell’energia provocata dalla guerra in Ucraina. Dopo aver annunciato il piano anti-rincari il direttore dell’agenzia, Fatih Birol, ha criticato la decisione di Arabia Saudita e Emirati Arabi di non pompare più greggio sul mercato per raffreddare i prezzi.
In un’intervista al Financial Times, Birol ha spiegato che il rilascio coordinato della scorsa settimana da parte degli Stati Uniti e di altre grandi nazioni consumatrici di energia di 60 milioni di barili è stata una “risposta iniziale” e che l’Iea è pronta a fare “tutto” per ridurre la volatilità nei mercati energetici causata dall’invasione russa dell’Ucraina. “Siamo pronti a rilasciare tutto il petrolio necessario”, ha detto Birol osservando che 60 milioni di barili rappresentavano solo il 4% delle riserve petrolifere strategiche totali dei membri dell’Aie.

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