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Enel spinge sugli investimenti e conferma i target

Forte balzo degli investimenti in reti e rinnovabili del gruppo elettrico guidato da Starace che si prepara a cogliere i benefici della prossima ripresa – Piena conferma degli obiettivi 2021 per ebitda e utile netto

Enel spinge sugli investimenti e conferma i target

Investimenti in netto rialzo oltre i 2 miliardi di euro e target per il 2021 confermati per Enel nonostante la crisi economica innescata dalla pandemia di Covid-19. Il colosso elettrico italiano ha chiuso il primo trimestre dell’anno in corso con ricavi pari a 17,1 miliardi di euro, in ribasso del 14,4% rispetto ai 19,98 miliardi del primo trimestre 2020. “La variazione è principalmente attribuibile alle attività di generazione termoelettrica e yrading in Italia e Spagna, per le minori attività di trading, alle infrastrutture e reti principalmente in America Latina per l’effetto cambi negativo e ai mercati finali, per le minori quantità di energia elettrica vendute in Spagna”, spiega la società guidata da Francesco Starace.

L’ebitda ordinario è sceso del 12,3% a 4,159 miliardi, mentre l’ebitda si è attestato a 4,091 miliardi di euro (-13,1%). Giù l’ebit, calato del 18,8% a 2,525 miliardi di euro a causa dell’andamento “della gestione operativa, parzialmente compensata dai minori ammortamenti registrati nel primo trimestre del 2021 a seguito delle svalutazioni di taluni impianti a carbone effettuate nel corso del 2019 e del 2020 nell’ambito del processo di decarbonizzazione”.

In ribasso il risultato netto ordinario del gruppo, attestatosi nel primo trimestre 2021 a 1,214 miliardi (-5,2%), mentre il risultato netto segna un calo del 5,7% a 1,176 miliardi. 

L’effetto Covid non poteva non farsi sul maggior operatore elettrico nazionale in una fase economica di forte recessione e di riduzione dell’attività produttiva.

In lievissimo aumento l’indebitamento finanziario netto, salito dell’1% a 45,884 miliardi “principalmente per gli investimenti del periodo e l’effetto cambi negativo, parzialmente compensati dai positivi flussi di cassa generati dalla gestione operativa”. E a proposito di investimenti, nel primo trimestre del 2021 l’aumento è stato dell’8,8% a 2,035 miliardi. “L’incremento è principalmente attribuibile alla crescita degli investimenti in Enel Green Power, Infrastrutture e Reti e Mercati finali”, fa sapere Enel.

Francesco Starace, Ceo del gruppo Enel, ha evidenziato che “nel primo trimestre del 2021 abbiamo aumentato significativamente i nostri investimenti, principalmente nelle rinnovabili e nelle reti, al fine di accelerare ulteriormente il processo di decarbonizzazione di gruppo e cogliere le opportunità che emergeranno dalla ripresa economica. Questi investimenti ci permetteranno di accelerare la crescita, in un contesto di sempre maggiore decarbonizzazione, proiettandoci verso un nuovo record di costruzione di capacità rinnovabile a fine anno”. 

Alla luce dei risultati raggiunti nel primo trimestre l’amministratore delegato ha confermato “gli obiettivi di crescita per il 2021 in termini di Ebitda ordinario e utile netto ordinario, come annunciato a novembre dello scorso anno in occasione della presentazione del Piano Strategico.” Nel dettaglio la guidance prevede un Ebitda ordinario compreso tra 18,7 e 19,3 miliardi e un utile netto ordinario compreso tra 5,4 e 5,6 miliardi.

In mattinata, intervenendo ad un webinar del Gruppo Caltagirone Editore, Starace ha parlato del Recovery Plan, definendolo “una grandissima opportunità” e “quello che serve” al Paese, perché “va nella direzione della digitalizzazione, della rivoluzione verde e tocca anche parti importanti come la ricerca, la salute, l’inclusione, l’istruzione”, in linea con le indicazioni della UE.

Enel – ha sottolineato – rappresenta “una parte molto importante” della transizione ed è “impegnata” in tre missioni. Sono stati infatti previsti investimenti per 6 miliardi sulle rinnovabili, 4 miliardi sulle reti e 3 miliardi sull’idrogeno. “Un grosso impegno prospettico dell’Enel – ha aggiunto – che vedremo in dettaglio quando riceveremo la risposta dall”Europa alla proposta del governo”. 

“Abbiamo portato iniziative che cubano circa 26 miliardi, all’interno della progettualità che abbiamo presentato, che potrebbero generare, se portati a terra, un impatto addizionale sul PIL di circa 86 miliardi e 100mila posti di lavoro”, ha affermato il manager, concludendo che “l’importante sarà lavorare e rispettare i tempi” che prevedono di chiudere entro il 2026. 

A Piazza Affari, il titolo Enel ha archiviato la seduta con un ribasso dello 0,27% a 8,267 euro.

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