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Enel lancia programma di supporto ai fornitori: ecco come funziona

Il gruppo elettrico fa da apripista con un programma ambizioso rivolto a 400 fornitori, il Supplier Development Program. Poggia su tre pilastri: finanziario, training e di consulenza – Offerte e servizi per affrontare con strumenti nuovi la crisi economica in corso in una chiave sostenibile

Enel lancia programma di supporto ai fornitori: ecco come funziona

Enel lancia il “Supplier Development Program”, un programma volto a supportare i fornitori del gruppo rendendo più solida e innovativa la supply chain, con un occhio di riguardo allo sviluppo sostenibile delle aziende con le quali la società guidata dal Ceo Francesco Starace collabora.

La nuova iniziativa è stata presentata il 16 luglio tramite un webinar a cui hanno partecipato, oltre a Starace, anche Stefano Buffagni, viceministro allo Sviluppo Economico; Maurizio Marchesini, vicepresidente per le Filiere e le Medie Imprese di Confindustria, e Salvatore Bernabei, direttore Global Procurement di Enel. 

Tre gli ambiti in cui si articolerà il Supplier Development Program: finanziario, training e di consulenza. Scendendo nei dettagli il piano, che inizialmente partirà dall’Italia per poi allargarsi a tutta Europa, coinvolgerà 400 fornitori selezionati da Enel e operanti in settori strategici per Enel X e per le divisioni Infrastrutture e Reti e Generazione come la global generation di energie, e le infrastrutture e gli analytics. Scopo del progetto, come detto, è quello di favorire la crescita finanziaria e manageriale di queste aziende, contribuendo a una maggiore efficienza dei costi, all’innovazione e alla sostenibilità, all’internazionalizzazione e all’espansione delle attività anche ad altre aree merceologiche.

Per quanto riguarda l’aspetto finanziario, i fornitori selezionati avranno a disposizione “un servizio di invoice trading che consente alle imprese il pagamento delle fatture in anticipo rispetto a tempi contrattuali, con il soggetto che anticipa il pagamento che percepisce non più il rischio singola impresa ma il rischio Enel”, ha spiegato Bernabei. Parlando invece della formazione, l’iniziativa prevede convenzioni con le maggiori Business School del Paese e formazione tecnica che consentirà alle aziende di crescere e acquisire competenze. Infine per il terzo ramo del programma, la consulenza, Enel ha progettato “servizi di temporary management” e di “supporto all’ottenimento di certificazioni”. È stato anche sviluppato un portale di open innovability. 

Le aziende selezionate per partecipare al programma avranno la possibilità di accedere a questi servizi, a condizioni vantaggiose grazie anche al contributo di Enel, offerti da partner con i quali l’azienda ha siglato accordi di collaborazione, tra cui appunto banche, business school, player per la formazione tecnica, e società di consulenza.

“I nostri fornitori giocano un ruolo cruciale nel raggiungimento degli obiettivi legati alla transizione energetica– dichiara Francesco Starace, amministratore delegato e direttore generale di Enel. “Siamo orgogliosi di aver lanciato un programma innovativo che si pone come obiettivo quello di accompagnare le PMI operanti in settori chiave per Enel, con servizi dedicati offerti dai nostri partner selezionati, verso uno sviluppo sostenibile, tecnologico e di competenze, rendendo l’industria italiana ancora una volta altamente qualificata, competitiva ed innovativa”.

“Supplier development program” ha spiegato l’ad durante il webinar, “è leva e opportunità, affinché tutte le imprese che lavorano con Enel possano fare due cose: aumentare le loro competenze e vedere una proiezione territoriale più ampia. Quest’ultima potrebbe diventare una possibilità di crescita dimensionale”. Secondo Starace inoltre “la situazione in più parti del mondo è compromessa dal punto di vista economica” ma questo “è uno stimolo per essere competitivi, per migliorare e portare l’esperienza di Enel a disposizione di fornitori e partner”.

Alle iniziative dei colossi nazionali, come Enel, si accompagnano quelle dell’Esecutivo: “Il Governo sul triennio ha stanziato 7 miliardi di euro per la digitalizzazione e l’innovazione delle imprese italiane – afferma Stefano Buffagni, viceministro allo Sviluppo Economico. “Al contempo, stiamo portando avanti un confronto con il mondo delle imprese e gli stakeholder per definire al meglio le misure future e per sviluppare politiche tenendo conto delle differenti tipologie di imprese. Credo sia necessario spingere l’innovazione delle filiere per portare la digitalizzazione anche nelle imprese più piccole ancora al palo e su cui il Governo ha puntato con il nuovo piano di incentivi. E l’iniziativa di Enel va esattamente in questa direzione di sviluppo sostenibile che significa innovazione, significa lavoro, significa mettere in moto un circolo virtuoso che genera valore aggiunto per il Paese e occupazione di qualità”.

“La bussola nelle strategie di politica industriale deve essere un modello del “fare impresa” più integrato lungo la filiera – dichiara Maurizio Marchesini, vicepresidente di Confindustria per le filiere e le medie imprese – per rendere i processi aziendali più efficienti, accrescere le competenze tecniche e manageriali anche a livello tecnologico, assicurare la sostenibilità degli investimenti e garantire una corretta etica dei comportamenti nei rapporti economici. L’iniziativa di Enel va proprio in questa direzione, poiché attraverso strumenti concreti punta a supportare la crescita della supply chain e rafforza l’affidabilità e la qualificazione dei propri fornitori, misurandone periodicamente le performance.”

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