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Enel lancia nuovo green bond scadenza 2026

Indicate le caratteristiche dell’emissione. Enel ha sottoscritto in dicembre un appello-promessa con altri 8 grandi gruppi europei per proseguire sul percorso delle emissioni obbligazionarie legate alla transizione energetica. E lo sta applicando. Le altre emissioni in Italia nel 2017

Enel lancia nuovo green bond scadenza 2026

Enel lancia un green bond con scadenza 2026. I Green bond offerti da Enel con l’apertura dei book, hanno una durata di 8 anni con scadenza 16 settembre 2026 e tasso fisso con un rendimento in area +65 punti base sopra il tasso midswap. Lo riferisce Radiocor. Banca Imi opera in qualità di Joint bookrunner e l’operazione è gestita con Bnp Paribas, Credit Agricole Cib, Hsbc, Ing, JP Morgan, Mediobanca, Natixis, Smbc Nikko, Societe’ Generale, Ubi Banca e Unicredit.

Il crescente interesse degli investitori sui green bond ha spinto Enel e altri 8 grandi gruppi europei, prevalentemente legati al mondo dell’energia, a lanciare in dicembre, in occasione del Paris 2017 Climate Finance Day, un appello-promessa sull’emissione di nuove obbligazioni legate alla transizione energetica . I 9 gruppi che hanno sottoscritto l’intesa hanno già emesso 26 miliardi di green bond. L’operazione che sarà annunciata oggi va dunque inquadrata in questo scenario in cui Enel ha deciso di impegnarsi e che ora arriva alla applicazione concreta.

Enel aveva collocato 1,25 miliardi di green bond un anno fa, in gennaio 2017. Ma non è la sola. Altri grandi gruppi – Iren, Intesa Sanpaolo, Hera – hanno lanciato operazioni di finanziamento nel corso del 2017.

AGGIORNAMENTO

È stato completato il collocamento del green bond di Enel lanciato questa mattina: a fronte di ordini intorno ai 3,4 miliardi di euro, l’emissione, che avverrà attraverso Enel Finance International, ammonterà a 1,25 miliardi di euro. Il titolo avrà scadenza 16 settembre 2026. Il prezzo finale è stato definito a 47 punti base sopra il tasso midswap a fronte di indicazioni iniziali di uno spread di 65 punti base. L’operazione è curata da Banca Imi, Bnp Paribas, Credit Agricole Cib, Hsbc, Ing, JP Morgan, Mediobanca, Natixis, Smbc Nikko, Societè Generale, Ubi Banca e Unicredit. L’emittente vanta rating Baa2 da Moody’s, BBB+ da S&P e BBB+ da Fitch.

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