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Enav: effetto Covid-19 sui conti per il crollo del traffico aereo

Calano utili, ricavi e margini a causa del forte calo del traffico aereo (-55-60%) innescato dalla pandemia di Covid-19 e dalle restrizioni agli spostamenti – L’Ad Simioni: “Grazie al contenimento dei costi e alla spinta sulle attività non regolamentate fronteggiamo la pandemia”

Enav: effetto Covid-19 sui     conti per il crollo del traffico aereo

Conti in calo per Enav nei primi nove mesi del 2020 a causa del crollo del traffico aereo innescato dalla pandemia di Covid-19.

L’utile netto consolidato ha segnato un ribasso del 44,2% a 55,1 milioni di euro, mentre i ricavi consolidati sono calati del 14,8% a 589,1 milioni di euro “per effetto della riduzione del 62,6% dei ricavi da attività operativa, causata dalla forte contrazione del traffico, derivante dal Covid-19, compensati in parte dal balance”, sottolinea Enav in una nota. 

Giù anche l’ebitda consolidato, sceso del 25,8% a 175 milioni per effetto della contrazione dei ricavi parzialmente compensata da efficienza sui costi (-9%).

Negli stessi nove mesi il traffico di rotta ha registrato una diminuzione rispettivamente del 59,6% in termini di unità di servizio rispetto ai nove mesi del 2019, mentre il traffico di terminale è diminuito del 58,8%, in termini di unità di servizio, rispetto al corrispondente periodo del 2019. 

“I primi nove mesi del 2020 sono stati caratterizzati da un forte calo del traffico aereo. A fronte dell’aumento di quasi il 10% registrato nel primo bimestre dell’anno, nei mesi immediatamente successivi il traffico è crollato con punte del 90% rispetto al 2019 per poi stabilizzarsi intorno ad un calo tra il 55% ed il 60% nei mesi estivi, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso”, continua Enav.

Nel dettaglio, il traffico aereo internazionale (arrivo o partenza da uno scalo estero) ha mostrato un calo delle unità di servizio del 65,1%, mentre le unità di servizio del traffico aereo di sorvolo (aerei che attraversano lo spazio aereo italiano senza scalo) sono diminuite del 59,8%. Infine, per quanto riguarda il traffico aereo nazionale (arrivo e partenza su aeroporti italiani) il ribasso delle unità di servizio è stato pari al 50%.

Percentuali simili si sono registrate nel resto d’Europa, dove, sempre con riferimento alle unità di servizio, il dato medio del periodo gennaio – settembre 2020 per gli Stati aderenti ad Eurocontrol è stato del -56,7%; in particolare: Germania (-53,0%), Gran Bretagna (-57,5%), Spagna (-59,4%) e Francia (-59,3%).

“Nonostante l’emergenza causata dalla pandemia da Covid-19, ENAV ha assicurato la piena operatività, garantendo al contempo la massima tutela della salute del proprio personale operativo ed amministrativo”, evidenzia la società. Per l’amministratore delegato Paolo Simioni “il trasporto aereo rimane fortemente legato alla situazione pandemica a livello globale, con ripercussioni economico/finanziarie che impattano negativamente sul settore e che non ci lasciano completamente indenni. Grazie al contenimento dei costi, ed alla spinta sulle attività non regolamentate, stiamo per fronteggiando le sfide che la pandemia ci impone. Rimaniamo concentrati sull’innovazione tecnologica, la digitalizzazione dei sistemi e la continua professionalizzazione delle risorse, salvaguardando la piena operatività e la sicurezza del servizio e delle nostre persone, consapevoli del ruolo di servizio imprescindibile che ENAV svolge per il nostro Paese e per l’intero settore”.

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