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Elezioni, Calenda incontra Letta: o col Pd o al centro. Renzi va da solo e aspetta Azione nel Terzo polo

Incontro decisivo oggi tra Letta e Calenda sul perimetro della colazione di centrosinistra: il leader di Azione deve decidere se aderire o andare da solo al voto, come ha già preannunciato Renzi che sogna il Terzo polo proprio con Calenda

Elezioni, Calenda incontra Letta: o col Pd o al centro. Renzi va da solo e aspetta Azione nel Terzo polo

L’incontro tra il leader di Azione, Carlo Calenda, e il segretario del Pd, Enrico Letta, in programma per oggi, è destinato a segnare una tappa decisiva per il perimetro dell’alleanza di centrosinistra, dalla quale ha già preso le distanze il leader di Italia Viva, Matteo Renzi che andrà da solo alle elezioni del 25 settembre.

INCONTRO IN PROGRAMMA TRA CALENDA E LETTA: O DI QUA O DI LA’ VERSO LE ELEZIONI

Fino a qualche giorno fa Calenda, che sta studiando i risultati di un sondaggio commissionato ad hoc sulle tendenze elettorali, sembrava propenso ad aderire all’alleanza con il Pd, caldeggiata dai partner di +Europa e in particolare da Emma Bonino, ma l’arrivo delle ministre Mara Carfagna e Mariastella Gelmini nelle file di Azione sembra aver modificato l’orientamento perchè si ritiene che un’alleanza con il Pd e soprattutto con alleati troppo spostati a sinistra o con cui si è spesso duellato negli anni scorsi come Di Maio e Fratoianni renderebbero difficile la conquista dei voti moderati di Forza Italia.

Letta cercherà di convincere Calenda ricordando i vincoli stringenti del Rosatellum che premia le coalizioni e sostenendo che costruire un polo di centro rischia di far vincere la destra. Ma Calenda la pensa al contrario e cioè che proprio la creazione di una forza riformatrice indipendente può sottrarre voti decisivi alla destra e impedire che l’Italia vada verso derive sovraniste ed euroscettiche per non dire filo-russe.

RENZI VA DA SOLO MA SOGNA IL TERZO POLO DI CENTRO CON CALENDA

Per una scelta solitaria alle elezioni si è già indirizzato Renzi che, pur escludendo veti formali, il Pd e soprattutto l’ala sinistra mostrano di non gradire nella coalizione, come emerge anche da un sondaggio tra i militanti del Pd. “Non si vince con le ammucchiate, ma con le idee” che sono diverse da quelle di Fratoianni, Bonelli e Di Maio (a cui Bruno Tabacci ha prestato il simbolo del Centro democratico) sostiene il leader di Italia Viva che spiega: “Io corro da solo al centro e se ci saranno altri come Calenda bene: non vedo il leader di Azione in coalizione con Fratoianni”.

Il sogno di Renzi è quello di dar vita a un Terzo polo di centro con Calenda e con chi ci sta, come i fuoriusciti di Forza Italia. E’ una strada in salita ma forse non impossibile anche se la freddezza personale tra Calenda e Renzi lascia immaginare che se ci sarà accordo, Azione e Italia Viva presenteranno due liste elettorali distinte salvo intese nei collegi uninominali.

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